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Scure sulla Biblioteca Regionale: la bomba d'acqua su Palermo ha danneggiato i libri

Si stanno valutando i danni, l'assessorato ai Beni Culturali intanto si è attivato per la messa in sicurezza dei volumi, in vista anche del loro completo recupero e restauro

  • 24 luglio 2020

La Biblioteca regionale "Alberto Bombace" a Palermo (foto di Igor Petyx)

L'acquazzone del 15 luglio scorso, che rimarrà nella storia tra i più violenti dello stesso periodo dal 1790 circa, ha colpito oltra ai sottopassi ed alle abitazioni private, anche la Biblioteca Regionale centrale Alberto Bombace.

Centinaia di volumi, infatti, come si può vedere dalle immagini che circolano sui social, si trovano al momento inzuppati d'acqua e, soprattutto, in attesa di quantificazione e valutazione per definire l'ammontare dei danni e lo stanziamento dei fondi da isitituire per il loro recupero.

Non è ancora ben chiara la dinamica che spiegherebbe come sono andati i fatti e da dove si sia infiltrata l'acqua e in merito a ciò l'assessore ai Beni culturali e all'identità siciliana, Alberto Samonà, ha dichiarato che: «Già negli scorsi giorni il dirigente generale ha avviato un accertamento per acquisire elementi necessari a comprendere la dinamica dei fatti e a verificare, oltre all’esatta consistenza dei danni, anche le eventuali responsabilità su quanto accaduto».
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L'assessorato intanto si è attivato per la messa in sicurezza dei volumi, in vista anche del loro completo recupero e restauro.

Delle centinai di volumi colpiti tra quelli custoditi nella torre libraria, che come primo passo sono al momento esposti all'aria e messi nelle condizioni di poter asciugare il più velocemente possibile, non tutti, fortunatamente, sono pezzi unici o antichissimi; molti sarebbero anche stampe contemporanee facilmente reintegrabili all'interno della biblioteca (ricordiamo che per legge di ogni libro che viene pubblicato una copia va inviata alla biblioteca centrale).

Per i volumi, invece, più antichi e dal valore oggettivamente più significativo saranno gli stessi tecnici restauratori, altamente qualificati, in servizio alla Biblioteca centrale a valutare il da farsi per il recupero ed eventualmente procedere essi stessi.

Quello che si testerà nei prossimi giorni sarà soprattutto il numero dei libri che, per il restauro, dovranno uscire dalla biblioteca Bombace per verire "curati" nei centri nazionali di restauro, altamenti specializzati, al fine di recuperare al meglio i testi più preziosi.
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