Se anche gli antichi romani portavano le "infradito": la (strana) scoperta in Sicilia

Immagina l’inimmaginabile e poi vieni a vederlo con i tuoi occhi. Ti trovi in Sicilia alla Villa del Casale di Piazza Armerina (Enna), sei uno dei due giovani archeologi che sta portando alla luce il lavoro di un artigiano mosaicista del IV secolo dopo Cristo e vedi spuntare fuori due sandali, due “infradito”.

Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia in un articolo firmato da Simonetta Trovato.

Fanno parte di un più ampio mosaico della sezione termale meridionale, che sta venendo alla luce alla Villa del Casale di Piazza Armerina. Scoperte anche un’iscrizione musiva e tre colonne con altrettanti capitelli.

Il particolare ritrovamento è avvenuto nell’ambito della quarta edizione della Summer School internazionale ArchLabs, Archaeological heritage in late antique and byzantine Sicily, diretta da Isabella Baldini.

A Piazza Armerina oltre 40 studenti e ricercatori da undici paesi si sono potuti immergere in un’esperienza formativa che comprende lo scavo archeologico, la documentazione digitale e lo studio dei reperti. Tutto in collaborazione tra il Parco archeologico, l’Università di Bologna e il Consiglio nazionale delle ricerche.

Gli scavi, spiega Isabella Baldini al Giornale di Sicilia, hanno riportato alla luce il complesso termale meridionale e il collegamento funzionale e cronologico con la parte residenziale della villa.

Ma anche nuove strutture del complesso artigianale e abitativo di epoca medievale sul limite meridionale delle Terme, ampliando la conoscenza del villaggio arabo-normanno esteso su tutta l’area e che si delinea ora come uno dei più estesi di tutta la Sicilia.