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Se hai bisogno di aiuto loro ci sono: chi sono gli angeli (dal volto femminile) di Marsala

Vi raccontiamo l’attività del Gruppo Giva di Marsala, che fa parte del Centro operativo comunale di Protezione Civile. Opera con un approccio diverso per aiutare chi ha bisogno di un qualsiasi intervento immediato di salvaguardia

Jana Cardinale
Giornalista
  • 26 novembre 2021

Sofia D’Angelo (Mike03), Tyna Angileri (Sierra) del Gruppo Giva di Marsala

Fare del bene, dedicarsi al territorio, intervenire nei momenti di bisogno della città e delle persone. Praticare la solidarietà, con competenza e impegno.

È l’attività, pressoché quotidiana, del Gruppo Giva, delegazione di Marsala, che fa parte del COC, il Centro Operativo Comunale di Protezione Civile e che ha scelto un approccio diverso per proporsi a chi ha bisogno di un qualsiasi intervento immediato di salvaguardia.

Un approccio più mite, di fraternità, che non incuta pudori e timori che, invece, può emotivamente innescare chi indossa una divisa istituzionale o delle forze dell’ordine.

Le divise dei volontari della Protezione civile marsalese, infatti, hanno una particolarità: un pupazzetto ben evidente, ideato per "sciogliere" paure e imbarazzo e apparire come amici, soltanto un po' più esperti di altri nel risolvere i problemi del momento.

A parlarci di questa presenza in città è l’istruttore-formatore Francesco Genovese, che racconta il pensiero rivolto ai soggetti più fragili, come bambini e anziani, che richiedono maggiore delicatezza, maggiore cura.
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«Ci siamo da un anno, e la nostra sede operativa si trova nei locali del Convento del Carmine, nell’omonima piazza.

Svolgiamo un compito delicato in favore dei cittadini, grazie a un addestramento teorico, portato avanti dalla nostra Unità di crisi per interventi di emergenza, con il coordinamento radio e il servizio con i Droni per la sorveglianza del territorio, e agli interventi pratici susseguenti, quando necessari. Di emergenze ne abbiamo bloccate diverse.

Ricordo – dice - un incendio doloso appiccato nel versate nord della città, che siamo riusciti a spegnere anche senza l’intervento dell’autobotte, poco dopo ugualmente arrivata.

Siamo in prima linea in modo meno aggressivo che se indossassimo una divisa, e lieti di collaborare per il bene della città. Ci ha voluti il comandante dei Vigili Urbani, Vincenzo Menfi e operiamo sotto le sue direttive».

Il gruppo è composto da tredici volontari, di cui nove donne. Un'unità di crisi per le calamità nel territorio dal volto femminile, che resta attiva ogni giorno negli orari del Convento del Carmine, dalle 9 alle 13 e dalle 17 alle 19.

Tanto il lavoro svolto durante la scorsa estate e poi ininterrottamente a seguire, per la presenza richiesta in manifestazioni di ogni genere, eventi, serate, spettacoli, dove, in particolar modo a causa della pandemia e delle disposizioni da osservare per la normativa anti Covid e la richiesta dei green pass, la Protezione Civile ha svolto un ruolo fondamentale.

«Ci piacerebbe essere attivi anche in altri ambiti del sociale – dice ancora Francesco Genovese – che riguardano in particolare i disabili, o anche i migranti, ma ancora non siamo attrezzati per questo. Per il momento siamo operativi per la gestione della viabilità, la protezione civile in genere, i sottopassi, le evacuazioni».

Il gruppo Giva ha anche firmato una convenzione con il Marsala Volley, la società pallavolistica femminile lilibetana che milita nel campionato di Serie A2.

«Il nostro è un supporto gratuito – aggiunge Genovese - operiamo anche senza rimborso spese. È un’altra cosa che ci differenzia; questa convenzione è svincolata da ogni scopo di lucro».

C’è un sentimento comune che anima le donne e gli uomini del gruppo di Protezione civile, ormai familiari alla città, per la loro permanenza costante nei vari siti, culturali e non, nei vari ambiti in cui è richiesta la loro squadra, che li spinge a sottrarre tempo libero alle loro vite, anche private, e dedicarsi ai bisogni diffusi della città.

Una presenza rassicurante, che si avvale di una dotazione di mezzi non indifferente, grazie ai quali la città è senz’altro più sicura.

«Ci siamo costituiti in associazione per dare un contributo fattivo al territorio, con spirito di squadra, avendo nei nostri associati alcuni volontari addestrati dalle forze armate e che fungono da formatori. Siamo iscritti al registro del Dipartimento di Protezione civile regionale siciliano al numero 1214. Ci stiamo addestrando per essere un vero team di supporto per il coordinamento e le comunicazioni durante le emergenze nei diversi scenari.

Coordinamento e radio comunicazione che vengono tante volte sottovalutate quando, invece, sono la funzione primaria per una risposta efficace al sorgere di una calamità, anche con il supporto dei Droni.

La nostra partecipazione si concretizza senza interessi economici. Noi non chiediamo il rimborso spese visto che operiamo, al momento, solo nel territorio marsalese. La maggior parte delle nostre volontarie operative parlano anche inglese. Crediamo veramente nel volontariato come pilastro sociale.

In questo momento stiamo instaurando dei contatti per una futura affiliazione con associazioni simili alla nostra, sia a livello nazionale che internazionale».
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