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Sessantotto, libertà, diritti umani: musica e incontri al "Castelbuono Jazz Festival"

Dal 14 al 21 agosto Castelbuono si riempie di musica, sonorità jazz e artisti per concerti e incontri: l'edizione numero 21 del Festival è all'insegna del Sessantotto

Balarm
La redazione
  • 4 luglio 2018

Il musicista Stefano Di Battista

L'edizione numero 21 di Castelbuono Jazz Festival ha come tema "il '68, il jazz, la libertà e i diritti umani": dal 14 al 21 agosto le serate al Comune madonita sono all'insegna della buona musica, dell'antirazzismo, dell'accoglienza e in onore dei cinquant'anni trascorsi dal Sessantotto.

Il primo concerto evento è "Il '68 di Tommie Smith": a salire sul palco al Chiostro di San Francesco il 14 agosto è l'icona della musica lirica mondiale Laura Giordano.

Considerata una dei più talentuosi soprani della sua generazione, assieme al Maestro Giuseppe Urso presterà la sua meravigliosa voce ad un repertorio jazz.

Ad aprire il concerto inaugurale è l’attrice Giuditta Perriera che racconterà al pubblico cosa avvenne il 16 ottobre 1968 a Città del Messico, la storia appunto, di Tommie Smith.

L'indomani un’altra Signora del jazz, la figlia del creatore e fondatore del Brass Group di Palermo Ignazio: Lucy Garsia con il suo gruppo farà un omaggio al Brass che è stato ed è un punto di riferimento dei più grandi jazzisti al mondo.
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Il 16 agosto, in piazza Castello, invece protagonista assoluto sarà Stefano Di Battista, icona internazionale del jazz italiano e il 17 tocca ai giovani talenti del Claudio Giambruno quintet che presenterà per questa occasione il suo nuovo disco inedito.

Giambruno avrà come guest star l’armonicista Giuseppe Milici e al termine del concerto sarà consegnata una targa al giornalista Gigi Razete per il suo impegno nella diffusione della musica jazz.

Il 18 agosto ancora spazio ad una signora del soul Daria Biancardi. Il titolo del concerto "Anche senza la pelle nera" perché la sua voce assolutamente straordinaria, non ha nulla da invidiare alle grandi cantanti afro americane.

Il 19 agosto musicisti in arrivo da dieci Paesi mondo si trasferiscono a Castelbuono per divenire l'Orchestra di Piazza Vittorio.

Parlano nove lingue diverse e insieme trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Questa è l’Orchestra di Piazza Vittorio.

Partendo dalla musica tradizionale di ogni Paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica di una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo.

Grande serata quella del 20 agosto con la Bellini Jazz Orchestra, la sezione jazz del Conservatorio Bellini di Palermo.

Sono 25 elementi diretti magistralmente dal Maestro Giuseppe Urso accompagnati da una guest star: la cantante americana Joy Garrison. Nata a New York e figlia d’arte, comincia a cantare sotto la guida di suo padre Jimmy Garrison per anni contrabbassista dello storico quartetto di John Coltrane.

Infine, il 21 a conclusione del festival è di scena un gruppo che ha saputo operare una vera fusione, creando un suono rispettoso della tradizione popolare: il grande jazz napoletano arriva a Castelbuono con James Senese e Napoli Centrale.

Per partecipare ai concerti è previsto un biglietto di ingresso:

Non solo musica: ogni giorno alle 18 in piazza Margherita sono stati organizzati degli incontri gratutii sui temi del turismo, politica, storia e società, scarica il programma degli incontri gratuiti.
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