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Stop agli ispettori ambientali, a Palermo è scontro: il Comune punta sulle fototrappole

È scontro a Palermo tra i gruppi d’opposizione e l’Amministrazione comunale sugli ispettori ambientali: vi raccontiamo che accade e la replica del Comune

  • 17 settembre 2025

È scontro a Palermo tra i gruppi d’opposizione e l’Amministrazione comunale sugli ispettori ambientali.

Da una parte, i primi affermano che, essendo scaduta lo scorso 10 settembre l’ordinanza sindacale che ne prevedeva l’avvio, i cittadini adesso sono stati lasciati da soli contro l’abbandono dei rifiuti.

Dall’altra parte, il Comune afferma che l’ordinanza aveva una sua temporalità di 90 giorni e che i cittadini non sono abbandonati grazie a strumenti adottati, come le fototrappole che in appena 15 giorni hanno già fatto registrare 5mila sanzioni.

«Abbiamo appreso che l’ordinanza sindacale, con la quale sono stati istituiti gli ispettori ambientali del Comune di Palermo è scaduta e, ad oggi, non è stata ancora prorogata – fanno sapere i consiglieri e le consigliere del Partito Democratico, Arcoleo, Di Gangi, Piccione e Teresi, del Movimento 5 Stelle, Randazzo, Amella e Giuseppe Miceli, di AVS, Giambrone e Mangano, di Oso, Argiroffi e Forello, del Gruppo Misto, Massimo Giaconia e Carmelo Miceli, e Franco Miceli -.

Questo ritardo ha già determinato la sospensione delle attività degli ispettori ambientali con poteri sanzionatori, figure importanti per la prevenzione e la repressione dei comportamenti irregolari che deturpano la città, con gravi conseguenze sul piano igienico-sanitario, ambientale ed economico».

Secondo i consiglieri, sembrerebbe che il ragioniere generale abbia inviato al dirigente capo dell’area Ambiente una nota riservata evidenziando criticità che, se non superate, impedirebbero la proroga dell’ordinanza.

«Ancora una volta il sindaco e la sua giunta dimostrano assenza di visione amministrativa: non solo non sono in grado di garantire la continuità di un servizio fondamentale, ma rischiano di lasciare la città senza controlli, se non quelli garantiti dalla polizia municipale, proprio mentre si avviano nuovi step di estensione della raccolta differenziata – proseguono i consiglieri -.

Il danno maggiore, purtroppo, ricade, ancora una volta, sui cittadini rispettosi delle regole, costretti a subire le conseguenze della spazzatura abbandonata in ogni angolo della città e perfino davanti alle scuole.

Per queste ragioni chiediamo al sindaco di venire in aula a riferire al consiglio comunale anche su questa vicenda e, contestualmente, rivolgiamo un appello al presidente del consiglio comunale e alla maggioranza affinché venga immediatamente trattata la delibera sul nuovo regolamento rifiuti, che prevede anche l’istituzione della figura dell’ispettore ambientale».

Balarm ha così chiesto spiegazioni al Comune: «I cittadini non sono lasciati da soli – ha spiegato l’assessore al Verde, Pietro Alongi -.

Gli ispettori ambientali sono stati messi in campo grazie a un’ordinanza sottoscritta da me e dal sindaco.

Si tratta di un’ordinanza che aveva una temporalità di 90 giorni. Se ci fossero state le condizioni, l’avremmo prorogata.

Gli ispettori, per potere essere messi in campo definitivamente, hanno bisogno che il consiglio comunale approvi il regolamento dei rifiuti (che, attualmente, è pronto per essere approvato dal Consiglio), strumento indispensabile per dettare regole certe affinché si possa combattere anche, e non solo, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti in città.

Questa amministrazione ha già messo in capo le prime 30 fototrappole con risultati importanti: 5 mila sanzioni in appena due settimane. Stiamo enfatizzando una temporanea sospensione dell’ordinanza e i cittadini non sono da soli».
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