MOBILITÀ

HomeNewsAttualitàMobilità

Strisce blu a Palermo, da gennaio dimezzate le zone a pagamento: quali restano e quali no

Rivoluzione zone blu in città: dal 2023 le aree a pagamento gestite da Amat passeranno da 21 a 4, dove però non ci sarà più la fascia gratuita di pranzo

Balarm
La redazione
  • 3 ottobre 2022

Rivoluzione strisce blu a Palermo. Da gennaio le aree parcheggio a pagamento gestite da Amat saranno dimezzate: da oltre 15.000 stalli si passerà a poco più 7.800. Non solo, diminuiscono anche le zone blu, passando da 21 a 4: restano in centro, a Mondello e Sferracavallo (solo in estate nelle due borgate), ma spariscono in alcune aree di confine con la periferia, come via Oreto e corso Tukory per esempio.

È quanto prevede, in estrema sintesi, la delibera approvata dalla giuta comunale, su proposta dell'assessore Maurizio Carta, sul Piano di Risanamento ed efficientamento di Amat, che sgrava l'azienda dai compiti più onerosi con l'obiettivo di concertarla sulla gestione del trasporto pubblico locale, ossia di occuparsi soprattutto di autobus e tram.

Come vi avevamo accennato in un articolo del febbraio scorso, il dimezzamento delle strisce blu era stato previsto nel cosiddetto Piano "salva" Amat. Allora era una bozza, oggi c'è una delibera di giunta che la rende concreta e operativa. Da gennaio 2023 la metà delle attuali aree di sosta a pagamento torneranno gratuite (strisce bianche) in attesa che l'amministrazione comunale decida se e a chi farle gestire.
Adv
Altra novità riguarda lo stop alle due ore di parcheggio gratuite in fascia pranzo, dalle 14.00 alle 16.00. Da gennaio, quindi, nei 7.500 stalli a pagamento di Amat si pagherà dalle 8.00 alle 20.00. La tariffa resterà di un euro.

Vediamo nel dettaglio, quali zone blu restano e quali invece spariscono. Come riportato in un articolo di PalermoToday, si passa dalle 21 aree soggette alla tariffazione (dalla P1 alla P21), a quattro zone, (dalla A alla D).

Zona A
Sarà in vigore tutto l'anno, avrà 4.265 stalli. Ecco i confini: viale Lazio, via Sciuti, via Notarbartolo, via Generale Di Maria, Via Generale Cantore, piazza Diodoro Siculo, via Cusmano, via Catania, via Malaspina, via Marconi, piazza Stazione Lolli, via Dante, piazza Castelnuovo, via Mariano Stabile, via Roma, piazza Don Sturzo, via Puglisi Bertolino, piazza Nascè, via Isidoro Carini, via Calvi, via Marchese di Villabianca, via Marchese di Roccaforte, piazza Don Bosco, via Generale Di Giorgio.

Zona B
Sarà in vigore tutto l'anno, avrà 2.545 stalli e i seguenti confini: via Roma, via Mariano Stabile, piazza Ruggero Settimo, piazza Castelnuovo, via Dante, via Re Federico, via Imera, via Lascaris, corso Alberto Amedeo, via Cappuccinelle, via del Noviziato, via Giovan Battista Pagano, via Papireto, via Nicolò Turrisi, via Salesio Balsano, via Volturno, piazza Verdi, via Alberto Favara, via Francesco Raimondo, piazza Monte di Pietà, via Panneria, piazza Sant’Onofrio, discesa dei Giovenchi, via Maqueda, via Venezia.

Zona C (Mondello)
Sarà in vigore solo in estate, con 400 stalli e i seguenti confini: viale Regina Elena, via Torre di Mondello, piazza Mondello, via Mondello, via Palinuro, via Ascanio e piazzale E. Caracciolo (Parcheggio Galatea), viale Galatea, via Principe di Scalea, piazza Valdesi, viale Margherita di Savoia, viale delle Palme, viale Principessa Maria, viale Colapesce, via Piano di Gallo, via Gallo, piazza Mondello.

Zona D (Sferracavallo)
Sarà in vigore in estate, avrà 320 stalli e i seguenti confini: via Barcarello, piazza Marina di Sferracavallo, via Torretta, cortile Spartivento, via Catullo.

Addio zone blu, ecco dove
Ecco invece quali aree da gennaio torneranno gratuite, trasformando le attuali strisce blu (valide sino al 31 dicembre 2022) in strisce bianche, in attesa che il Comune decida se e a chi darle in gestione.

P1: eliminazione totale delle strisce blu nell'area compresa tra corso Tukory, via Oreto, via Silvio Boccone, confine area ferroviaria, via Decollati, via Bergamo, via La Franca, piazza Durante, via del Vespro, confine Policlinico, via Colomba, via Alfonso il Magnanimo, via Filiciuzza.

P5: spariranno gli stalli in una piccolissima porzione tra via Albanese, via Bassi e via Calvi.

P8: diventerà zona bianca l'area compresa tra via Duca della Verdura (da via Dalla Chiesa), via Sampolo, via Sandron, vicolo Ucciardone.

P9: addio alle strisce blu nello spazio racchiuso nel perimetro tra via Alessi, via Sampolo e via Duca della Verdura (da via Sampolo a via Marchese di Villabianca.

P11: torna zona bianca il prolungamento di via Giusti, fra via Sciuti fino all'area ferroviaria, e in via Diliberto.

P12: in piazza Don Bosco, nel tratto tra via Generale Di Giorgio e via Sampolo; in via Sampolo tra piazza Don Bosco e via Zuccarello, sulla stessa via Zuccarello e in via Sampolo tra via Zuccarello e via Alessi.

P13: in via Pecoraro Lombardo, in piazza Boiardo, tra via Pecoraro Lombardo e via Notarbartolo, in piazzale Lavagnini (in prossimità della stazione Notarbartolo), in via Malaspina, nel tratto tra via Generale Cantore e via Catania, in piazza Stazione Lolli, tra via Marconi e via Dante.

P17: via Imperatore Federico, via Sadat, via Autonomia Siciliana, piazza Giachery e via Sampolo, da piazza Giachery a via Imperatore Federico.

P18: nel perimetro compreso tra via Emilia, via Croce Rossa, via del Carabiniere, viale del Fante e piazza Leoni, con i confini della nuova zona A che partiranno da piazza Don Bosco, via Generale Di Giorgio e viale Lazio.

P21: strisce bianche anche nel quadrilatero tra via Dante, via Regina Margherita, corso Finocchiaro Aprile e via Re Federico, con quest'ultima che però farà da confine della nuova zona B.

«Abbiamo compiuto un atto importante - dichiara l’assessore Maurizio Carta - che riconosce AMAT come un’azienda in grado non solo di risanarsi ma anche di sviluppare il servizio e renderlo più efficiente e che avvia un processo di risanamento finanziario, riduzione dei costi e miglioramento delle entrate e di revisione del piano industriale per consentire ad Amat di essere l’azienda della mobilità sostenibile dei palermitani, potendo investire progressivamente sui mezzi, sul personale, sui processi, sull’auto-finanziamento, sull’innovazione, sulla sicurezza. È una delibera di sistema che rimette al centro dell’azione di governo la qualità del trasporto pubblico e, di conseguenza, la qualità della vita dei cittadini».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI