STORIA E TRADIZIONI
Tra le città più danneggiate d'Italia: com'era Palermo dopo i bombardamenti del 1943
Una carrellata di immagini storiche che ci mostrano come si presentava la città di Palermo dopo i bombardamenti del 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale
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Una carrellata di immagini storiche che ci mostrano come si presentava la città di Palermo dopo i bombardamenti del 1943.
È quanto racchiuso nei quasi 4 minuti che costituiscono il video pubblicato su Youtube da Stefano Sardina.
I bombardamenti di Palermo avvennero nel corso della Seconda Guerra Mondiale durante i tre anni di guerra.
Furono pesantemente incrementati fra i mesi di gennaio e giugno 1943, ad opera dei bombardieri americani e britannici, poco prima dell'operazione Husky. Tanto che Palermo nel 1964 fu insignita della medaglia d'oro al valor militare.
I bombardamenti alleati provocarono gravi danni alla città.
Degli oltre 200.000 vani di abitazione distrutti o danneggiati nella provincia, più della metà sono del centro urbano di Palermo. Danni anche ai monumenti e alle opere d'arte: danneggiate le chiese della Magione, dell'Annunziata, di S. Maria della Catena, di S. Giorgio dei Genovesi, di S. Maria la Nuova, di S. Maria di Piedigrotta e di San Francesco, il palazzo Sclafani e l'Abatellis.
Il bilancio fu di 2.123 morti tra le vittime civili e circa trentamila feriti.
È quanto racchiuso nei quasi 4 minuti che costituiscono il video pubblicato su Youtube da Stefano Sardina.
I bombardamenti di Palermo avvennero nel corso della Seconda Guerra Mondiale durante i tre anni di guerra.
Furono pesantemente incrementati fra i mesi di gennaio e giugno 1943, ad opera dei bombardieri americani e britannici, poco prima dell'operazione Husky. Tanto che Palermo nel 1964 fu insignita della medaglia d'oro al valor militare.
I bombardamenti alleati provocarono gravi danni alla città.
Degli oltre 200.000 vani di abitazione distrutti o danneggiati nella provincia, più della metà sono del centro urbano di Palermo. Danni anche ai monumenti e alle opere d'arte: danneggiate le chiese della Magione, dell'Annunziata, di S. Maria della Catena, di S. Giorgio dei Genovesi, di S. Maria la Nuova, di S. Maria di Piedigrotta e di San Francesco, il palazzo Sclafani e l'Abatellis.
Il bilancio fu di 2.123 morti tra le vittime civili e circa trentamila feriti.
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