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Tutti a scuola di siciliano: chi è la marsalese che insegna la nostra lingua agli americani

Il siciliano all'estero viene percepito come una lingua magica. Parola di Giulia Sorrentino che oggi insegna (a distanza) la nostra lingua a chi abita oltreoceano

Jana Cardinale
Giornalista
  • 21 marzo 2021

Giulia Sorrentino

Il siciliano è una lingua magica, e così viene percepita all’estero, lontano dal nostro sguardo abituale.

Parola di Giulia Sorrentino, marsalese residente a Bologna, dove ha studiato per cinque anni Lettere Moderne, conseguendo nel 2018 la laurea triennale e adesso quella in Italianistica, che lo insegna ai siciliani sparsi nel mondo.

Un’esperienza maturata da una circostanza casuale, le cui emozioni, oggi quotidiane, confluiscono in un percorso lavorativo che si arricchisce strada facendo.

«Grazie a una fortunata collaborazione con una fondazione americana, la ltalian Charities of America, che si occupa della promozione e della valorizzazione della cultura italiana e siciliana a New York – dice Giulia - da settembre insegno lingua e cultura siciliana.

Il corso si tiene ogni sabato attraverso la piattaforma Zoom, per un totale di 12 lezioni.

Quest’estate durante il periodo pandemico in cui cercavo di prospettarmi verso il futuro, ho contattato varie scuole di italiano sparse nel mondo, perché mi piacerebbe insegnare italiano all’estero.
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Questa scuola di New York promuove la lingua siciliana, e nel curriculum ho specificato di esserlo: non avrei mai pensato di insegnare siciliano attraverso un’istituzione che si trova in America, ma adesso ho scoperto una realtà nuova anche grazie alla preparazione delle lezioni per cui devo fare tante ricerche proprio con il supporto della scuola che mi ha suggerito libri specifici per insegnare il siciliano e renderlo una vera e propria lingua».

Ogni lezione, che a causa del Covid si svolge attraverso la piattaforma Zoom, termina con una forte emozione, grazie agli studenti, che hanno un’età che va dai 19 ai 60 anni, e alle loro reazioni, derivate dalle radici italiane dei nonni o dei genitori che perpetuano un legame profondissimo con la Sicilia.

«È incredibile vedere come il siciliano sia percepito da noi come una lingua legata a un contesto informale mentre dall'altra parte del mondo viene considerata una lingua magica per il valore e la cultura che si porta dietro.

Un valore incommensurabile – dice Giulia – le cui lezioni vertono sia sulla lingua, quindi su grammatica e sintassi, ma anche su una focalizzazione su struttura e tradizione e sulla sua diversità da un punto all’altro della Sicilia, con le sue varianti, da Palermo a Catania o a Messina.

Io spero di continuare per tantissimo tempo questa esperienza che per me è di incredibile arricchimento e mi fa rendere conto del valore della comunità siciliana a livello internazionale, che rimane forte nel tempo nonostante la distanza e attraverso il confronto con gli stranieri, che sono ragazzi americani».

Giulia vanta numerose esperienze di studio e lavoro all’estero: a Malta al College Inglese, a Bristol, a Londra e in Polonia per un progetto Erasmus. Avrebbe dovuto seguire un tirocinio a Berlino per insegnare italiano in una scuola elementare, che è stato inevitabilmente bloccato dalla pandemia.

«Mi piacerebbe ovviamente anche insegnare italiano nelle scuole italiane – conclude – ma il siciliano mi permette di evidenziare il legame con le culture arabe, musulmane, spagnole e greche che ci hanno accompagnato all’origine, il valore delle feste patronali e la varietà del nostro cibo. Parliamo anche della mafia, di Falcone e Borsellino, e proiettiamo pezzi di film tipici. Illustro le sagre».

A presiedere la Italian Charities of America, che organizza i corsi di lingua siciliana dal 2009, è Domenic Giampino.

«Qui in America la nostra cultura e lingua siciliana è molta sentita – spiega Domenic -. Da più di 150 anni si continua a parlare e sentire per le strade d'America la nostra lingua. Siamo orgogliosi di essere siciliani d'America. I discendenti dei nostri emigrati siciliani hanno un immenso interesse ad imparare la lingua siciliana e con i nuovi corsi online abbiamo studenti da tutta l'America e il Canada.

Mi auguro - aggiunge - che i siciliani in Sicilia inizino ad amare di più la loro cultura e la lingua siciliana, che infatti non è un dialetto, perché esisteva già prima dell`italiano ed era la lingua ufficiale del Regno di Sicilia.

Se i siciliani in Sicilia fossero interessati a re-imparare il siciliano potrebbero utilizzare il libro del nostro corso ‘Mparamu lu Sicilianu’ del dottor Gaetano Cipolla, che è stato tradotto anche in italiano».

La Italian Charities of America è stata fondata nel 1936 da un intraprendente gruppo di avvocati e giudici italo-americani con l’obiettivo di dare sostegno ai numerosi immigrati italiani che non erano benvisti in America e spesso subivano gravi discriminazioni.

Da più di mezzo secolo offre corsi in italiano e dal 2009, grazie alla lungimiranza del presidente Domenic Giampino, offre corsi di lingua siciliana con l'obiettivo di promuovere e preservare la lingua e la cultura siciliana per sempre.

Dal 2020 offre corsi di storia italo-americana.
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