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Un (altro) piccolo miracolo in centro storico: il vicolo di Ballarò trasformato in giardino

Siamo a vicolo Gallo a Palermo, anzi, siamo a "GalloGarden": un giardino colorato con un piccolo orto, aperto tutti e ideato dall'associazione OrtoCapovolto

Balarm
La redazione
  • 22 maggio 2018

Dipingere, curare, far rivivere: sull'onda di un amore profondo per la propria città diverse associazioni si sono riunite per dare vita a un piccolo miracolo di riqualificazione a tinte verdi che prende il nome di GalloGarden, nuovo spazio nato nel cuore di Ballarò.

Tra un barbecue condiviso, l'orto, le piante e i fiori e pure un gioco dell'oca rivisitato, si conclude un percorso di promozione di logiche di aggregazione e di riappropriazione di spazi urbani privi di funzione: tutto è iniziato semplicemente da una sorta di mappatura che ha consentito alle associazioni e agli abitanti di stendere il progetto finale, che all'inizio contava sia desideri che problemi.

Ma si voleva fortemente questo luogo ricco di aiuole, panchine, giochi e perfino un piccolo spazio per delle proiezioni pubbliche per le sere d'estate.

Dopo questa prima fase si è passati infatti all'atto pratico e, nell'arco di un weekend, oltre quaranta volontari (tra adulti e bambini) hanno partecipato alla realizzazione del nuovo giardino, tra terra, legno, attrezzi, colori e pennelli.
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Grazie alla terra donata dal Comune di Palermo sono nate nuove aiuole che oltre a ospitare fiori e pianticelle fungono anche da orto con piccole piante di pomodori, melanzane, peperoni e mais.

È inoltre nato un sistema di sedute e giochi, tutto realizzato in autocostruzione dai volontari che hanno partecipato al progetto. I volontari hanno anche realizzato anche un grande "gioco di strada” raffigurante il gioco dell'oca nella versione "Gioco del Gallo", una parete-lavagna per disegnare e altri giochi realizzati con materiali di riciclo.

Il progetto è nato dalla cooperativa sociale palermitana Orto Capovolto, che con il supporto di Rotaract Palermo Est e Cooperazione Senza Frontiere e in collaborazione con l'associazione SOS Ballarò, la cooperativa Terradamare, l'istituto Arrupe e il liceo artistico Eustachio Catalano, ha coinvolto gli abitanti di vicolo Gallo e dintorni.
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