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Un'esplosione di gusto e bontà: la bomba (fritta) catanese amata da tutti i siciliani

Il nome di questa irresistibile bontà non suonerà estranea alle orecchie di qualunque siciliano ed è una delle prelibatezze gastronomiche più gettonate dagli abitanti locali

Livio Grasso
Archeologo
  • 15 giugno 2022

La Bomba fritta ( foto di Marisa Malomo)

Definire Catania come la “città del buon gusto” non è di certo un azzardo. Come molti sapranno già, uno dei tratti distintivi del capoluogo etneo è proprio la tradizione culinaria che lo caratterizza. Si tratta, però, di una prerogativa che può essere spiegata facendo un bel salto indietro nel tempo: storicamente parlando, infatti, Catania è da sempre stata crocevia di popoli e culture provenienti da ogni dove; ciò mette in chiaro la ragione per la quale si è consolidata e impiantata nel territorio etneo una gran moltitudine di ricette e specialità. La varietà della cucina catanese, quindi, deriva principalmente dall’atavica compresenza di antiche civiltà che ne hanno senz’altro lasciato delle tracce indelebili sino ai giorni nostri.

Detto questo, concentriamoci su una delle prelibatezze gastronomiche più gettonate dagli abitanti locali: la cosiddetta “Bomba fritta”. Sicuramente, il nome di questa irresistibile bontà non suonerà estranea alle orecchie di qualunque siciliano; non a caso, oltre a essere ampiamente apprezzata dai catanesi, il suo consumo è altamente diffuso in ogni angolo della Sicilia. La particolarità del pezzo di tavola calda in questione risiede nella forma sferica che lo contraddistingue e negli ingredienti che lo compongono: mozzarella e prosciutto cotto.
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Adesso, fatta questa rapida premessa, focalizziamoci sulla modalità di preparazione: prima di tutto è necessario preparare il lievito. È fondamentale, in tal senso, mettere insieme 250 gr di farina, 250 ml di latte e il lievito compresso. Successivamente, bisogna mescolare il tutto e far maturare per circa 60 minuti.

A seguire si amalgamano i liquidi, la prima parte di farina e la restante quantità della medesima. A questo punto, occorre aggiungere una discreta dose di zucchero e sale. Il passo susseguente consiste nell’unire lo strutto a fiocchetti, facendolo assorbire interamente. Subito dopo, si inserisce l’impasto in una ciotola e la si lascia lievitare per due ore.

Altrettanto importante è spolverare la spianatoia e dividere l’impasto in panetti da 80 gr; in contemporanea è essenziale arrotondare e appiattire tutti i “pezzi”, ponendo al centro sia la mozzarella che il prosciutto cotto. Lo step successivo consiste nel chiuderli raccogliendo i lembi esterni e, in ultimo, nello stringerli un po’. Arriva, dunque, il momento di poggiare le bombe su singoli quadratini di carta forno in modo tale da farle scivolare nell’olio bollente e togliere via la carta. Eseguita pure quest’altra operazione, si coprono con la pellicola attendendo che lievitino per 40 minuti.

A compimento di ciò non resta altro che friggerle nell’olio caldo e, in appresso, farle scolare su carta assorbente. La ricetta appena descritta riguarda la procedura per realizzare le classiche bombe fritte; tuttavia, per chi non lo sapesse, queste delizie possono essere anche cucinate al forno. In ogni caso, o che siano fritte oppure al forno, non se ne rimarrà affatto delusi.

Il loro sapore è davvero irresistibile in ambedue i casi, allietando le papille gustative di chiunque le assapori. Inoltre queste appetitose leccornie, come i più avranno potuto notare, non risultano quasi mai assenti in buona parte degli eventi “rituali": basti pensare, a tal proposito, alle feste di compleanno, alle comunioni, alle lauree e a molte altre occasioni che hanno a che fare con contesti simili.

Addirittura, che ci crediate o meno, non sono pochi coloro i quali assegnano l’appellativo di “ Regina della tavola calda” alla “Bomba”. Ad ogni modo, a prescindere se codesta asserzione sia vera o falsa, certamente possiamo dire che questa sfiziosità gode di grande fama sia nel versante etneo che in ogni parte della nostra isola.
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