LIBRI
Un libro su "L'ultima regina normanna": così Kalós racconta Costanza D'Altavilla
L'autrice è Francesca Giurleo, che racconta l'imperatrice e reggente tratteggiando i ruoli di donna, madre e sovrana e attribuendole i meriti dell'interculturalità
Una raffigurazione di Costanza D'Altavilla
A raccontarci la sua storia è Francesca Giurleo nel libro "Costanza D'Altavilla. L'ultima regina normanna", edito da Kalós, che in 72 pagine cerca di dipingere l'imperatrice trasmettando tutta la sua forza.
La vita di Costanza è un susseguirsi di colpi di scena: è figlia postuma del re Ruggero II di Sicilia e della sua terza moglie, non era stata mai considerata neanche come probabile erede al trono. Crebbe così in disparte, senza che, per altro, nessuno si premurasse di cercarle marito com'era uso fare ai tempi.
Lontana dai disegni di potere, era spesso silenziosa e sulle sue, al punto che si crede abbia valutato la vita monastica. Non doveva essere una regina e non godeva di particolare considerazione. Eppure, uno dopo l'altro, i nipoti ed eredi al trono muoiono.
Costanza dà alla luce il figlio all'età di quarant'anni e poi, dopo la morte del marito, si trova a far i conti con quella politica con cui non aveva mai voluto avere a che fare. Eppure, agì con grande consapevolezza, allontanando da sé i funzionari tedeschi rudi e sanguinari e riportando il figlio, il futuro Federico II, in terra di Sicilia.
Si stabilirono a Palermo e proprio qui Costanza cominciò a preparare per lui un regno unito e saldo. Con la sua amministrazione la città riprese l'antica politica interculturale e iniziò ad affermarsi come capitale della cultura e culla della nascente lingua italiana.
Il libro, brossurato, ha un costo di copertina di 10 euro ed è acquistabile sul sito web di Edizioni d'Arte Kalós, sulle principali piattaforme di vendita online e in tutte le librerie.
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