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Un nuovo campus universitario a Palermo: come cambia il volto dell'ex stazione Lolli

Dopo l'approvazione del progetto presentato dalla Lumsa, vi sveliamo i dettagli di lavori di riqualificazione e di restauro che toccheranno l'ex stazione e il collegio Casa Bianca

  • 8 dicembre 2021

Il rendering della biblioteca del nuovo campus Lumsa di piazza Lolli a Palermo

L’ex stazione Lolli di Palermo, dopo mesi di oblio, trova almeno in parte una nuova destinazione d’uso grazie alle due delibere di variazione del Piano Regolatore, approvate dal Consiglio comunale, e grazie alla recente approvazione del progetto presentato dalla Lumsa.

In variante allo strumento urbanistico, il progetto curato dal professore Giampaolo Frezza, è stato approvato dall'assessorato Territorio e ambiente, guidato da Toto Cordaro, con decreto del dirigente generale Calogero Beringheli.

«Con la delibera del dirigente generale della Regione Siciliana che cambia la destinazione d’uso delle aree si avvia il processo che porterà all’ampliamento del Campus - ci ha detto Giampaolo Frezza, prorettore Lumsa e responsabile del progetto - Mancano ancora alcune autorizzazioni che saranno acquisite entro l’anno. Nel 2023 partiranno i bandi per le gare d’appalto per la realizzazione degli interventi di recupero previsti dal progetto».
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I lavori di riqualificazione e restauro toccheranno sia l'ex area Lolli sia l’area del "collegio Casa Bianca".

Al termine dei lavori si realizzeranno una cittadella universitaria e un campus universitario privato; la Lumsa al momento conta circa 7200 studenti sul territorio nazionale e l’acquisto di questa area punta all’ampliamento della sede centrale palermitana presente in via Parlatore.

Una grossa parte dell’ex stazione, circa 14.705 metri quadrati, è stata acquistata dalla Lumsa direttamente da Rfi.

Secondo il progetto approvato parte dell’edificio, che si trova tra le vie Parlatore e Dante, verrà suddiviso in quattro grandi blocchi per la didattica e la ricerca. La struttura, inoltre, presenterà delle Aree che riguarderanno il recupero e la riconversione delle strutture esistenti e dei capannoni.

Nell’Area 1, che un tempo ospitavano la sala della torneria e la sala riparazione locomotive, si prevede la realizzazione di un auditorium/aula magna, con il posizionamento di una platea a gradoni con struttura in acciaio e rivestita in legno con 250 posti.

Inoltre è prevista una biblioteca di oltre 300 metri quadrati, sempre con lo stesso impianto in grado di ospitare attività di lettura, presentazioni di libri e spazi di consultazione.

Nell’Area 2 (con accesso da via Parlatore) verranno realizzati una hall polifunzionale da 350 metri quadrati, 6 aule didattiche e uffici amministrativi e servizi.

Nell’Area 3 e nell’Area 4, altri manufatti di volumetria inferiore, saranno anch’essi riconvertiti a servizio delle attività universitarie.

Gli interventi mirano a riqualificare l’intera area urbana, con la sua riconversione in "infrastruttura culturale", grazie alla presenza dell’auditorium e della biblioteca, come dicevamo, che ospiterà 20 mila volumi, tra gli altri spazi. Prevista anche la sistemazione delle aree esterne, con la realizzazione del "Parco dei binari", un grande spazio di aggregazione per gli studenti che lo frequenteranno.

«L’intervento, interamente finanziato dalla LUMSA, prevede – in regime di convenzione con il Comune di Palermo – l’uso pubblico della Biblioteca (350 mq, con un fondo di oltre 20.000 volumi e numerosi spazi per lo studio e la lettura) e dell’Aula Magna (250 posti a sedere); aspetto, questo, che fa del nuovo Campus un vero punto di riferimento del quartiere e dell’intera città.

Apriremo un accesso su via Dante, asse di grande rilevanza per la città, che potrebbe trasformarsi in asse della cultura data la presenza di palazzo Ziino, del nuovo campus Lumsa, di Villa Whitaker fino ai Cantieri Culturali alla Zisa.

Sul piano personale sono, allora, onorato di poter partecipare anche a questo ulteriore esito di eccellenza di una città, quale è Palermo, capitale della cultura del mediterraneo: una città da sempre crocevia di istanze culturali significative e che, nel corso di ventidue anni di insegnamento, da romano, ho imparato ad amare, anche grazie alla testimonianza di studenti di eccellenza, culturalmente molto preparati».

La stazione Lolli è una stazione ferroviaria storica della città, entrata in servizio nel 1891 e dismessa a partire dal 26 maggio 1974. Prese il nome dalla via Lolli, sulla quale sorgeva e conservò tale nome anche dopo il 1910, quando la strada venne ribattezzata via Dante.

Nel giugno del 1974 venne aperta la nuova stazione di Palermo Notarbartolo e da quel momento la stazione Lolli perse il suo utilizzo per il servizio passeggeri e rimase, ma per un breve periodo, venendo utilizzata solo per il traffico merci.

Di lì a pochi anni venne definitivamente dismessa e, nel tempo, abbandonata all’incuria fino al nel 2006, anno in cui è stata venduta dalla società di gestione Ferrovie Real Estate, del gruppo FS, a un raggruppamento di società private che ne hanno progettato la trasformazione.

Il 22 febbraio 2008 all'interno dell'area di pertinenza della stazione è stato inaugurato il cantiere del passante ferroviario urbano della città di Palermo.
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