Una vita spesa per il Giornale di Sicilia: addio ad Angelo Meli, il cronista gentile di Palermo
Una vita seduto nella scrivania al numero 21 di via Lincoln. Meli aveva 61 anni e si apprestava al prepensionamento, da lui sono passate generazioni di cronisti
Angelo Meli
Un giornalista umile, generoso dal sorriso sincero. È morto ieri sera, stroncato da un infarto, il cronista del Giornale di Sicilia Angelo Meli. La sera della scomparsa era di turno al cartaceo ed era rimasto al lavoro fino a tardi, seduto - come ogni giorno da 32 anni - nella sua scrivania.
Una vita spesa per il giornalismo tra la redazione al numero 21 di via Lincoln e il Centro Pio La Torre.
Originario di Campobello di Licata, Meli aveva 61 anni. Aveva cominciato a scrivere negli anni Ottanta occupandosi della cronaca locale di Agrigento. Assunto dal Giornale di Sicilia nel 1991, si era laureato in Scienze della Comunicazione mentre lavorava.
Per anni al Notiziario, al fianco del caposervizio dell’Economia Natale Conti, aveva curato diverse rubriche di successo, come «Il lavoro che c’è».
Negli ultimi anni aveva abbracciato con passione e dedizione la nuova avventura dell’online, con il gruppo di Gds.it. Paziente e disponibile, da lui sono passate generazioni di giornalisti siciliani.
Sapeva lavorare con i giovani e a molti aveva insegnato il mestiere, diversi ricordano le sue lezioni al laboratorio di "Tecniche di scrittura giornalistica" dell'Università degli Studi di Palermo.
Aveva ricoperto la carica di consigliere regionale dell’Ordine dei giornalisti. Molto legato alla sua terra di origine era un grande appassionato di arti marziali, le praticava ogni giorno. Domani i funerali a Canicattì.
«Per noi è oggi un giorno molto triste - scrive il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano - Una notizia terribile. Angelo stava per andare in prepensionamento, era contento, programmava la sua vita fuori dal giornale dopo una vita al giornale. Siamo tutti vicini a sua moglie, alla famiglia».
Il cordoglio arriva anche dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: «Esprimo profondo dispiacere per l’improvvisa scomparsa del giornalista Angelo Meli, per anni colonna della redazione di Palermo del Giornale di Sicilia».
La redazione di Balarm si stringe attorno alla famiglia di Angelo Meli e a tutti i colleghi del Giornale di Sicilia.
Una vita spesa per il giornalismo tra la redazione al numero 21 di via Lincoln e il Centro Pio La Torre.
Originario di Campobello di Licata, Meli aveva 61 anni. Aveva cominciato a scrivere negli anni Ottanta occupandosi della cronaca locale di Agrigento. Assunto dal Giornale di Sicilia nel 1991, si era laureato in Scienze della Comunicazione mentre lavorava.
Per anni al Notiziario, al fianco del caposervizio dell’Economia Natale Conti, aveva curato diverse rubriche di successo, come «Il lavoro che c’è».
Negli ultimi anni aveva abbracciato con passione e dedizione la nuova avventura dell’online, con il gruppo di Gds.it. Paziente e disponibile, da lui sono passate generazioni di giornalisti siciliani.
Sapeva lavorare con i giovani e a molti aveva insegnato il mestiere, diversi ricordano le sue lezioni al laboratorio di "Tecniche di scrittura giornalistica" dell'Università degli Studi di Palermo.
Aveva ricoperto la carica di consigliere regionale dell’Ordine dei giornalisti. Molto legato alla sua terra di origine era un grande appassionato di arti marziali, le praticava ogni giorno. Domani i funerali a Canicattì.
«Per noi è oggi un giorno molto triste - scrive il direttore del Giornale di Sicilia, Marco Romano - Una notizia terribile. Angelo stava per andare in prepensionamento, era contento, programmava la sua vita fuori dal giornale dopo una vita al giornale. Siamo tutti vicini a sua moglie, alla famiglia».
Il cordoglio arriva anche dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: «Esprimo profondo dispiacere per l’improvvisa scomparsa del giornalista Angelo Meli, per anni colonna della redazione di Palermo del Giornale di Sicilia».
La redazione di Balarm si stringe attorno alla famiglia di Angelo Meli e a tutti i colleghi del Giornale di Sicilia.
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