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Va via dalla Sicilia ma il mare lo riporta a casa: chi è il regista che racconta Marsala

Un corto che parla delle bellezze dell'isola e allo stesso tempo un mezzo per spiegare ai più piccoli cosa sia l'immigrazione. Un argomento difficile e più che mai attuale

Jana Cardinale
Giornalista
  • 11 novembre 2022

Damiano Impiccichè, Lucia Sardo e Mario Rallo (foto di Giovanni Giattino)

Il fenomeno dell’immigrazione visto, e raccontato, attraverso gli occhi di un bambino. Nasce così il cortometraggio "Marrobbio", un lavoro che parla di accoglienza, inclusione e Mediterraneo, immaginato anche per valorizzare le bellezze di Marsala, città di origine del regista, Damiano Impiccichè.

Il suo progetto si avvale del patrocinio del Comune. Girato in cinque giorni, nel mese di ottobre, della durata di venti minuti, il corto non ha scopo di lucro e per la sua realizzazione tante piccole aziende locali hanno dato il proprio contributo, sostenendo le spese per l’ospitalità completa dello staff, ventiquattro persone.

«Ringrazio di cuore chi ci è stato accanto – dice Impiccichè – e il sindaco, Massimo Grillo, che mi ha chiamato commosso dopo aver visto il trailer, dicendomi che questo corto deve uscire fuori dalla Sicilia, e dall’Italia».

Damiano Impiccichè, marsalese andato via a 18 anni dalla sua città verso Roma, e che dopo 20 anni è andato a vivere a Firenze, era stato chiamato a preannunciare il suo progetto proprio dal sindaco nel corso della manifestazione “Luci dal Mediterraneo”. In questa occasione, l’8 ottobre scorso, ha ospitato nell’atrio del Comune il medico e deputato europeo Pietro Bartolo, protagonista del talk “Un cammino di Pace e Fraternità per il Mediterraneo”.
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Impiccichè nasce come musicista, iniziando a suonare a Roma nei locali notturni, poi passa a un’emittente regionale che trasmetteva in tutto il Lazio come montatore video specializzato con un corso internazionale di film editor, fa esperienze come direttore della fotografia (è in uscita un horror girato a Lucca in cui lui è direttore di foto ma cura anche la parte di montaggio video) e approda a Marrobbio che è il suo primo lavoro da regista e scrittore, in cui si cimenta per raccontare la sua prospettiva.

Nel cast ci sono Lucia Sardo (nonna Isabella), Chiara Sarcona (mamma Caterina), di Castellammare del Golfo, il piccolo Matteo Rallo, marsalese, lo ‘zio Pino’ Giuseppe Caltagirone, attore teatrale, e Willy, che è un cane marsalese.

«Il mio corto – dice - nasce per l’esigenza di dare delle risposte ai bambini che ci fanno domande complicate. Non vuole affrontare politicamente il tema dell’immigrazione, ma essere un monito per far capire a noi adulti che non è facile spiegare certi fenomeni ai bambini».

Nel corto c’è la battuta simbolica della nonna che dice a Mario "che non è facile mettere d’accordo tante teste", a cui Mario risponde "che non è necessario mettere d’accordo tutte le teste, ma solo salvare le vite umane".

«I bambini – continua - si accorgono di quello che c’è intorno a noi, anche quando non lo crediamo. Per me era importante anche valorizzare il mio territorio.

Sono nato e cresciuto a Marsala e sono molto legato alla mia città, dove sono ancora residente. Ha ragione chi dice che la Sicilia è una terra particolare, ma noi abbiamo anche dimostrato che è la terra più accogliente di tutte. Ecco, in un modo semplice ho provato ad affrontare le difficoltà di questo argomento; da regista e da sceneggiatore ho voluto accarezzare questo tema con un messaggio rivolto ai bambini, che sono curiosi».

"Marrobbio" verrà distribuito nei Festival cinematografici nazionali ed internazionali e sarà possibile assistervi solo ad inviti, ma chiaramente l’idea è quello di proiettarlo a Marsala, dove è stato interamente girato, tra le Saline Genna, il centro storico e i lidi del versante sud. Il titolo si riferisce a un fenomeno che indica una repentina, imprevedibile e sensibile variazione del livello del mare in Sicilia, con forti correnti che rendono l’acqua sporca, marrone, proprio per simboleggiare ciò che avviene nelle acque della Sicilia occidentale con le numerose morti in mare.

«Le musiche originali sono di Gino De Vita – continua Impiccichè - perché questo corto è un progetto corale. Progetti così seri non si possono fare da soli e io mi sono avvalso di professionisti grandissimi, come Lucia Sardo, che è andata via emozionata da Marsala, dove si è sentita amata e dove ha detto che tornerà per fare dei laboratori teatrali.

A me, ripeto, non interessa la politica, ma un argomento che personalmente mi massacra il cuore e che, avendo collaborato con la Guardia Costiera, conosco da vicino. Da tanti anni avevo un richiamo e una necessità mia personale di appartenenza e radici verso questo racconto, e anche nei suoni d questo lavoro la Sicilia c’è».

Nel cast è presente anche Giorgio Ferguson, il ‘bimbo naufrago’ che ha fatto una parte importante, ma non ha parlato, ed è figlio di una marsalese e di un africano. La vicenda è incentrata sulla storia di Mario, che ha 11 anni, è figlio di una ragazza madre, e dopo un’esperienza vissuta in mare, sulle nostre coste troverà dei legnetti: scoprirà dopo che appartenevano a un’imbarcazione di naufraghi.

Il cortometraggio è pronto e a giorni verrà visionato da una delle etichette italiane più importanti che darà al regista e al suo gruppo di lavoro la proposta di promozione.

«Siamo stati contattati da tante testate ed emittenti – aggiunge -. Ho finalmente avuto l’occasione di parlare di Marsala in un modo poetico e questo mi fa impazzire di gioia». Il regista ringrazia lo staff al completo composto da Angelo Esposito, direttore foto, Daniele Catini, aiuto regia, Nicola Dinelli, fonico di presa diretta e sound designer, Lorenzo Giannotti, segretario di edizione e naturalmente i suoi attori, Lucia Sardo, Mario Rallo, Chiara Sarcona, Giorgio Ferguson e Giuseppe Caltagirone.

Damiano Impiccichè è regista, film editor, film maker e colorist, specializzato in editing advanced e specialist color con blackmagic DaVinci Resolve presso la Espero s.r.l di Milano, e ha frequentato il Conservatorio di musica di Trapani in chitarra e percussioni.

Dal 2017 ha iniziato a collaborare con vari registi e direttori della fotografia realizzando documentari sportivi, cortometraggi e video di sensibilizzazione sociale, come il videoclip per il gruppo LeAnimeNote dedicato ai magistrati Falcone e Borsellino con cui si è aggiudicato il premio come miglior videoclip sociale dell’anno 2021 a Roma Videoclip, in occasione del Festival del cinema di Roma, al cui cast hanno partecipato gli attori Lucia Sardo, Sebastiano Somma, Ivan Franek, Alberto Testone e Sara Ricci, dal titolo "Che è rimasto de loro".

Adesso arriva “Marrobbio”, venti minuti di domande, immagini, suggestioni che percorrono la via del cuore. Quella che i bambini, nonostante un mondo spesso desolato, non smarriscono mai.
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