Via i divieti ma restano i vastasi: la spiaggia restituita a Palermo ora invasa dalle auto
Un bene comune come il mare è stato oltraggiato danneggiando non solo un quartiere, ma una città intera: vi raccontiamo che sta succedendo a Vergine Maria

Arenile di Vergine Maria
Un bene comune come il mare è stato oltraggiato danneggiando non solo un quartiere, ma una città intera.
Ieri mattina 8 giugno la barra metallica installata dal Comune per bloccare il passaggio delle auto nell'arenile di Vergine Maria è stata vandalizzata.
Nonostante l'area sia balneabile e quindi accessibile a tutti, è possibile raggiungerla unicamente a piedi.
Un luogo essenziale per Palermo continua a essere soggetto all'incuria e alle barbarie: «Nonostante i ripetuti segnali d'allarme - racconta a Balarm il consigliere comunale Natale Puma - e anche su mia richiesta, è stata posizionata una barra 20 giorni fa per impedire ai mezzi di arrivare sino all'arenile.
Non era stata protetta con un catenaccio né con altri sistemi di sicurezza. È come avere una porta corazzata sempre aperta.
Ieri mattina è stata totalmente smontata e adesso l'accesso è libero. Ho scritto all'assessore preposto per informarli di questa situazione.
Non possiamo consentire che i mezzi pubblici entrino lì, perché favoriamo il bivacco.
Oltre alla barra - continua Natale Puma - è opportuno mettere anche dissuasori in cemento per evitare il transito.
Dopo essere divenuto balneabile, questo tratto di costa è stato preso d'assalto.
Ma quello che non si comprende è che bisogna avere cura del bene comune perché in quanto comune (e quindi di tutti), non va oltraggiato.
Se un'Amministrazione posiziona questi limiti, quell'area diventa invalicabile e non si discute.
Già nei mesi scorsi, cittadini e associazioni avevano segnalato l’inefficacia della semplice posa di una barra non vincolata, priva di dissuasori fisici (new jersey, blocchi in cemento) o dispositivi di monitoraggio.
Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti: un atto di vandalismo che dimostra come soluzioni “temporanee” o approssimative siano solo uno spreco, oltre che un pericolo per l’ecosistema».
Insieme al vandalismo, anche il traffico aumenta esponenzialmente e le borgate in questione avvertono il disagio.
«Negli ultimi giorni ho raccolto le lamentele dei residenti delle borgate marinare di Arenella e Vergine Maria che, con l'arrivo dell'estate, già sono costretti a fare i conti con un evidente aumento del traffico veicolare.
Ma anche con non pochi e conseguenti disagi specie in alcune ore della giornata.
Essendo un problema che riguarda moltissimi residenti, in particolare, di via Papa Sergio I, piazza Bordonaro, via Bordonaro e lungomare Cristoforo Colombo, chiedo un presidio continuo da parte della polizia municipale e una maggiore attenzione da parte dell'amministrazione comunale per una situazione divenuta ormai insostenibile.
Questo per garantire una migliore vivibilità alle persone che si sentono abbandonate dalle istituzioni perché prive di una vera gestione della circolazione veicolare, di maggiori controlli e di progetti di sensibilizzazione e rispetto di tutti».
Ieri mattina 8 giugno la barra metallica installata dal Comune per bloccare il passaggio delle auto nell'arenile di Vergine Maria è stata vandalizzata.
Nonostante l'area sia balneabile e quindi accessibile a tutti, è possibile raggiungerla unicamente a piedi.
Un luogo essenziale per Palermo continua a essere soggetto all'incuria e alle barbarie: «Nonostante i ripetuti segnali d'allarme - racconta a Balarm il consigliere comunale Natale Puma - e anche su mia richiesta, è stata posizionata una barra 20 giorni fa per impedire ai mezzi di arrivare sino all'arenile.
Non era stata protetta con un catenaccio né con altri sistemi di sicurezza. È come avere una porta corazzata sempre aperta.
Ieri mattina è stata totalmente smontata e adesso l'accesso è libero. Ho scritto all'assessore preposto per informarli di questa situazione.
Non possiamo consentire che i mezzi pubblici entrino lì, perché favoriamo il bivacco.
Oltre alla barra - continua Natale Puma - è opportuno mettere anche dissuasori in cemento per evitare il transito.
Dopo essere divenuto balneabile, questo tratto di costa è stato preso d'assalto.
Ma quello che non si comprende è che bisogna avere cura del bene comune perché in quanto comune (e quindi di tutti), non va oltraggiato.
Se un'Amministrazione posiziona questi limiti, quell'area diventa invalicabile e non si discute.
Già nei mesi scorsi, cittadini e associazioni avevano segnalato l’inefficacia della semplice posa di una barra non vincolata, priva di dissuasori fisici (new jersey, blocchi in cemento) o dispositivi di monitoraggio.
Oggi il risultato è sotto gli occhi di tutti: un atto di vandalismo che dimostra come soluzioni “temporanee” o approssimative siano solo uno spreco, oltre che un pericolo per l’ecosistema».
Insieme al vandalismo, anche il traffico aumenta esponenzialmente e le borgate in questione avvertono il disagio.
«Negli ultimi giorni ho raccolto le lamentele dei residenti delle borgate marinare di Arenella e Vergine Maria che, con l'arrivo dell'estate, già sono costretti a fare i conti con un evidente aumento del traffico veicolare.
Ma anche con non pochi e conseguenti disagi specie in alcune ore della giornata.
Essendo un problema che riguarda moltissimi residenti, in particolare, di via Papa Sergio I, piazza Bordonaro, via Bordonaro e lungomare Cristoforo Colombo, chiedo un presidio continuo da parte della polizia municipale e una maggiore attenzione da parte dell'amministrazione comunale per una situazione divenuta ormai insostenibile.
Questo per garantire una migliore vivibilità alle persone che si sentono abbandonate dalle istituzioni perché prive di una vera gestione della circolazione veicolare, di maggiori controlli e di progetti di sensibilizzazione e rispetto di tutti».
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