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Arcigay, 10 domande: il voto a chi risponde meglio

Le risposte dei candidati, saranno al centro del dibattito insieme ai programmi e le proposte avanzate anche da consiglieri comunali e di circoscrizione

  • 11 aprile 2012

Un messaggio postale con dentro dieci domande ai candidati. Chi risponderà in maniera più adeguata alle aspettative del popolo gay palermitano otterrà il consenso alle prossime elezioni comunali. È la proposta di Arcigay, che in prossimità delle imminenti amministrative scende a patti per la difesa dei diritti degli omosessuali, bisex, lesbiche e trans.

Lunedì 23 aprile le risposte dei candidati, saranno al centro del dibattito insieme ai programmi e le proposte avanzate anche da consiglieri comunali e di circoscrizione. La scelta dell'associazione arriva dalla mancata presenza di alcun membro del direttivo nelle liste dei candidati, pertanto Arcigay ha preferito non dare alcuna indicazioni di voto preferendo piuttosto scegliere in maniera ragionata il candidato più vicinio alla battaglia del popolo gay. In ballo ci sono circa 50.000 voti, gay, bisessuali e trans di Palermo, ma anche a tutte le persone - precisa l'Arcigay - che considerano il rispetto e la promozione dei diritti umani e civili come la base dell'amministrazione della cosa pubblica, e che rivendicano l'eguaglianza come valore fondante della civiltà.

Tra le richieste avanzate ai politici una maggiore sensibilità sulle tematiche LGBT che annulli le discriminazioni all'interno della macchina comunale e porti all'istituzione di un osservatorio per l'analisi e la prevenzione dei fenomeni di discriminazione e violenza e dunque l'adesione alla rete Ready - Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere; e ancora, si chiede l'effettiva operatività del registro delle Unioni civili deliberato dal Consiglio comunale nel 2011, la crezione di strutture di supporto al lavoro ed ai servizi delle associazioni e a necessità che non trovano risposte nelle strutture esistenti (come una comunità alloggio che accetti le persone trans maltrattate), la sensibilizzazione su Hiv e altre malattie a trasmissione sessuale e una maggiore attenzione al Pride.

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