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Gesip, Orlando: "Monti apra un tavolo per la crisi"

Ancora tensioni per la vicenda della Gesip. Il sindaco Orlando ha fatto il punto sulla situazione finanziaria del Comune inviando tutti i dati a Mario Monti

  • 4 settembre 2012

«Al ministro abbiamo dato un elenco dettagliato delle spese del Comune e delle partecipate, che sono il punto di arrivo di dieci anni di sprechi e ruberie che rappresentano un danno erariale per il Comune e in alcuni casi reato, come la scelta di aver azzerato il capitolo di Gesip. Noi chiediamo i soldi perché siamo in emergenza e li aspettiamo da quattro mesi: ai terremotati si danno subito i soldi, non gli si chiede cosa faranno dopo». In una conferenza stampa, indetta a Palazzo delle Aquile, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha fatto il punto della situazione finanziaria del Comune, delle sue aziende partecipate e della Gesip, insieme all'assessore al Bilancio Luciano Abbonato e all'assessore Cesare Lapiana, fornendo al ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri tutti i dati da trasmettere al premier Mario Monti.

«Noi chiediamo l’istituzione di un tavolo: lo si fa per la Fincantieri, per la Ansaldo e per la Fiat di Termini, pretendo lo si faccia anche per un’azienda da 1805 dipendenti». E' la richiesta del sindaco Palermo a Monti. «La nuova amministrazione comunale, insediatasi il 24 maggio 2012, si è trovata di fronte una proposta di bilancio, già presentata in Consiglio Comunale dal Commissario straordinario Prefetto Luisa Latella, che non prevedeva alcuno stanziamento per i servizi resi dalla Gesip, oltre che per una serie di voci di spesa essenziali». Il sindaco ha poi illustrato ai cronisti lo stato delle altre società partecipate del Comune.

L’Amia, società partecipata per l’igiene ambientale, posta in amministrazione straordinaria dal 2010, e ad oggi in concordato preventivo fallimentare, ha un patrimonio netto negativo di 55 milioni di Euro e continua a perdere, nonostante l’amministrazione straordinaria, circa 2 milioni di euro al mese. L’Amat, società dei Trasporti, ha avuto nel 2011 una perdita di 5,0 milioni mentre i debiti al 31 dicembre del 2011 ammontano a 117 milioni; vanta invece un credito nei confronti del comune per 141 milioni, a fronte dei quali, nel mese di maggio, ha notificato all’amministrazione comunale un primo decreto ingiuntivo per 84 milioni. L’Amap, società per il Ciclo idrico integrato, nel 2011 ha un risultato d’esercizio in positivo (+ 4,0 mln) ma è fortemente indebitata per 95,5 milioni e vanta crediti nei confronti del Comune di Palermo per 23,8 milioni. L’Amg, società per la distribuzione gas, nel 2011 ha chiuso il bilancio in pareggio; il debito si attesta intorno ai 35 mln di euro, mentre vanta crediti verso il Comune per 21 mln.

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