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Roberta Torre cerca attrici per "Trash the Dress"

"Trash the dress" ovvero come distruggere un abito da sposa: Roberta Torre cura la performance ospitata dai Cantieri e cerca protagoniste

  • 9 gennaio 2013

Si dice che ogni donna sogni l'abito da sposa perfetto: più che un capo d'abbigliamento, si tratta di una metafora legata a convenzioni, formalismi e cultura, rappresentazione di uno status, del raggiungimento di una condizione.

In netta contrapposizione verso tutto ciò che l'abito da sposa rappresenta nell'immaginario collettivo nasce "Trash the dress", evento performativo su una Medea contemporanea e post-moderna, a cura della regista Roberta Torre, ospitato dai Cantieri Culturali alla Zisa da lunedì 21 a venerdì 25 gennaio.

Dieci protagoniste, dieci attrici tra i 17 e i 70 anni: sono aperte le selezioni per prendere parte al progetto e c'è tempo fino a sabato 12 gennaio per inviare curriculum vitae e lettera motivazionale all'indirizzo email medea.cantieri@gmail.com, indicando come oggetto "trash the dress". I provini si terranno presso la Sala Perriea dei Cantieri lunedì 14 gennaio, dalle ore 15 alle 18.

Quella del trash the dress è una tipologia di performance che ha già trovato ampia diffusione nel mondo della fotografia: distruggere l'abito da sposa, seviziare e bruciare uno dei simboli del "finché morte non ci separi", contro tutte le aspettative e le speranze riposte in quei metri di stoffa. L'appuntamento palermitano include la partecipazione vocale di Miriam Palma, le coreografie di Giuseppe Muscarello e gli interventi musicali di Mario Bjm Bajardi.

La Medea post-moderna pensata da Roberta Torre si ribella alla forma, distruggendo tutto ciò che simulacro e simbolo di consuetudini. Un laboratorio teatrale e musicale che diventa performance: la valenza simbolica del gesto lascia spazio ad un infinito immaginario e alle più svariate interpretazioni da parte dello spettatore, chiamato a stupirsi, indignarsi o apprezzare questo utilizzo non convenzionale di un capo d'abbigliamento.

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