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Cantieri della Zisa, al via i lavori per la nuova Scuola di cinema

  • 3 ottobre 2005

Tre padiglioni fatiscenti dei Cantieri culturali della Zisa di Palermo saranno ristrutturati e rimessi in sesto per ospitare la Scuola nazionale di cinema. I lavori dureranno, secondo le previsioni, due anni e costeranno in totale poco meno di nove milioni di euro, fondi reperiti attraverso il Por Sicilia. Si tratta del primo passo per tradurre in pratica un accordo stipulato quattro anni fa dal Comune palermitano, dalla fondazione Scuola nazionale di cinema e dalla Regione siciliana. Il progetto prevede, una volta realizzate da Palazzo delle Aquile le strutture, che la Regione e la fondazione provvedano all’avvio delle attività didattiche, con la nascita di un Dipartimento documentario, un Archivio regionale e un Laboratorio sperimentale del cinema dell’audiovisivo e delle nuove tecnologie.

In dettaglio, il padiglione 6 ospiterà due aule per le attività didattiche della scuola, un teatro di posa per le riprese, una sala visione, una sala cinematografica per la proiezione di pellicole da 16 e 35 millimetri, un laboratorio fotografico, un’aula di informatica, un’aula magna e una caffetteria, oltre a servizi e spazi per gli uffici. Le capriate e la copertura, troppo compromesse per essere recuperate, saranno sostituite. In particolare, la corte interna sarà costituita da una piazza con una copertura piramidale trasparente, di vetro e metallo. Lo spazio interno, invece, sarà realizzato sul modello del giardino arabo. All’interno del padiglione 16 verranno create invece una sala cinematografica da 480 posti e una sala multimediale. L’intero capannone sarà recuperato e verrà affiancato da un nuovo corpo annesso. La peculiarità dell’intervento, in questo caso, sarà nella tecnologia all’avanguardia utilizzata per l’acustica interna. Diversa la destinazione del padiglione 15, che in questi giorni è in fase di sgombero dalle vecchie scenografie appartenenti al Teatro Massimo (che col Comune aveva firmato in passato una convenzione per utilizzare la struttura come magazzino). Ultimata la pulizia e completati i lavori, il capannone diverrà la sede di otto botteghe artigiane che realizzeranno i materiali di sostegno per le attività della scuola: scenografie, costumi, ceramiche, disegni, sculture.

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«L’intervento – ha dichiarato il sindaco Diego Cammarata durante la conferenza stampa di presentazione dei lavori – ha come finalità quelle di favorire i giovani con attività didattiche, restituire siti inutilizzati alla città e promuovere lo sviluppo e il lavoro». Intanto, un altro progetto compie i primi passi per recuperare la vasta area dei Cantieri, le ex officine industriali Ducrot, che da potenziale fulcro della cultura cittadina sono stati invece sempre sottoutilizzati, ospitando poche sporadiche iniziative. Nei giorni scorsi è infatti andato in gara d’appalto il progetto per recuperare anche il padiglione 19 del complesso e adibirlo a sede del primo museo di arti contemporanee di Palermo. I lavori dovrebbero interessare una superficie di circa duemila metri quadrati, salvaguardando l’involucro esterno della struttura.

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