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Signorini per Elle Arte: "Il nero, il nudo, il vuoto"

Una personale con opere dedicate al paesaggio urbano, e che mostra il percorso artistico di Signorini dai primi anni cinquanta ai giorni nostri

  • 10 febbraio 2011

Trentacinque opere, tra tecniche miste e tempere su tavola, realizzate tra il 1980 ed il 2011 e dedicate al tema del paesaggio urbano: ecco la mostra "Il nero, il nudo, il vuoto", personale di Tino Signorini, allestita alla Galleria Elle Arte (via Ricasoli 45, Palermo). Come afferma Valentina Di Miceli, curatrice della mostra, «Il nero é quello ”vellutato, unico e prezioso” del conté, la tecnica grafica prediletta da Tino Signorini, che al calar della notte, quando la città si spegne, accende la sua luce interiore e la trasferisce poi sulla carta. La luce che cerca Tino non è dunque quella delle stelle, ma quella di piccole finestre che, come quella del suo studio, si illuminano nel buio, nel silenzio dei muri e dei tetti cittadini. Sono finestre aperte sull’anima che si interroga ancora sulla propria esistenza».

E ancora: «Tra interni soffusi e foschi paesaggi urbani, tra muri e sterpaglie, oggetti di ieri e demolizioni, scorre un racconto grafico che raramente si abbandona alla facile piacevolezza, restando sempre fedele ad un'unica personale direzione, indicata dalla memoria di un vissuto a volte troppo ingombrante per poter essere trattenuto dentro». Gli aspri paesaggi, con un cromatismo che va dal grigio e dal nero, si aprono a qualche sprazzo di azzurro o di verde: sono una rappresentazione di paesaggi interiori, silenziose ed intime confessioni di stati d’animo che altrimenti sarebbero inesprimibili e indescrivibili. Proprio attraverso la tecnica, nervatura essenziale e sigillo distintivo della sua produzione artistica, Signorini trova la propria cifra inconfondibile che accompagna nel percorso di questa personale.

La mostra è un omaggio alla coerenza di un autore schivo ed appartato, di un pittore il cui percorso artistico ed umano costituiscono una forte ed originale testimonianza culturale che dai primi anni cinquanta giunge fino ai giorni nostri. La mostra si protrarrà fino a sabato 19 febbraio, e sarà visitabile, con ingresso libero, dalle 16.30 alle 19.30, tranne la domenica. Per ulteriori informazioni potete chiamare il numero 091.6114182.
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