ARTE E ARCHITETTURA
A Palermo una grande sala di "Sogni" in centro storico: la mostra di Daniela Balsamo
Curato da Floriana Spanò, l'allestimento delle opere di Daniela Balsamo e delle installazioni musicali di Danilo Romancino è aperto e visitabile fino al 15 dicembre
"La danza della Gru" di Daniela Balsamo
Un insieme d‘immagini e suoni per raccontare l’orizzonte visivo di un’artista poliedrica che ha fatto della pittura il mezzo d’espressione del proprio mondo.
È "Sogni" mostra personale della pittrice palermitana Daniela Balsamo che in quest’occasione ha collaborato con il produttore e sound designer Danilo Romancino, per creare un ambiente immersivo, in cui il visitatore possa vivere un’esperienza (allestita da Area, visitabile fino al 15 dicembre gratuitamente, dal martedì al sabato dalle 17.30 alle 19.30).
Nella grande sala dello spazio espositivo in piazza Rivoluzione, nel cuore del centro storico di Palermo, le due arti apparentemente distanti, musica e pittura si fondono con naturalezza, trasformando l’ambiente in una sorta di scatola di ricordi e memorie che fanno parte della vita dell’artista ma che rimandano anche al vissuto di tutti noi.
Ci sono luoghi di Palermo, persone e avvenimenti, descritti con giorno, data e ora, oltre a una serie di appunti collocati su una grande parete quasi a fissare la memoria attraverso il collage, linguaggio prediletto dalla Balsamo per i brevi racconti che fanno da corollario a un immaginario surreale.
"Sogni" nasce da un quaderno, uno semplice sketchbook dove l’artista ha annotato per anni i suoi ricordi e i suoi sogni: si ritrovano ritratti di animali fantastici, scene quotidiane, uomini ed oggetti che oggi lasciano le pagine del quaderno prendendo forma.
Con uno sguardo che rivela la sapiente esperienza nel modo del teatro - avendo lavorato a lungo in importanti allestimenti teatrali in Italia e all’estero, per registi del calibro di Peter Greenaway e Bob Wilson - la Balsamo grazie anche alla curatela di Floriana Spanó ha dato vita a più di cinquanta opere tra disegni e dipinti e un oggetto molto particolare.
Si tratta di "Octavia", la sedia piovra, che la definita «uno dei suoi peggiori incubi».
Nella consapevolezza che i sogni sono in grado di cambiare il nostro sguardo nei confronti delle cose, mettendone in discussione i limiti del reale, "Sogni" ci presenta un’artista formidabile, capace di esprimere desideri e di trasformare anche le paure e le angosce in immagini oniriche, allo stesso tempo ironiche e delicate.
È "Sogni" mostra personale della pittrice palermitana Daniela Balsamo che in quest’occasione ha collaborato con il produttore e sound designer Danilo Romancino, per creare un ambiente immersivo, in cui il visitatore possa vivere un’esperienza (allestita da Area, visitabile fino al 15 dicembre gratuitamente, dal martedì al sabato dalle 17.30 alle 19.30).
Nella grande sala dello spazio espositivo in piazza Rivoluzione, nel cuore del centro storico di Palermo, le due arti apparentemente distanti, musica e pittura si fondono con naturalezza, trasformando l’ambiente in una sorta di scatola di ricordi e memorie che fanno parte della vita dell’artista ma che rimandano anche al vissuto di tutti noi.
Ci sono luoghi di Palermo, persone e avvenimenti, descritti con giorno, data e ora, oltre a una serie di appunti collocati su una grande parete quasi a fissare la memoria attraverso il collage, linguaggio prediletto dalla Balsamo per i brevi racconti che fanno da corollario a un immaginario surreale.
"Sogni" nasce da un quaderno, uno semplice sketchbook dove l’artista ha annotato per anni i suoi ricordi e i suoi sogni: si ritrovano ritratti di animali fantastici, scene quotidiane, uomini ed oggetti che oggi lasciano le pagine del quaderno prendendo forma.
Con uno sguardo che rivela la sapiente esperienza nel modo del teatro - avendo lavorato a lungo in importanti allestimenti teatrali in Italia e all’estero, per registi del calibro di Peter Greenaway e Bob Wilson - la Balsamo grazie anche alla curatela di Floriana Spanó ha dato vita a più di cinquanta opere tra disegni e dipinti e un oggetto molto particolare.
Si tratta di "Octavia", la sedia piovra, che la definita «uno dei suoi peggiori incubi».
Nella consapevolezza che i sogni sono in grado di cambiare il nostro sguardo nei confronti delle cose, mettendone in discussione i limiti del reale, "Sogni" ci presenta un’artista formidabile, capace di esprimere desideri e di trasformare anche le paure e le angosce in immagini oniriche, allo stesso tempo ironiche e delicate.
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