CRONACA

HomeAttualitàCronaca

Addio a stand e bancarelle in via Maqueda: operazione decoro nel cuore di Palermo

Niente rastrelliere ed espositori anche lungo corso Vittorio Emanuele. L'ordinanza del sindaco che vuole "garantire ordine e vivibilità" nei due assi principali del centro storico

Balarm
La redazione
  • 30 ottobre 2025

Un tratto di via Maqueda (foto Balarm)

Vietato esporre rastrelliere, espositori e bancarelle per la vendita di prodotti non alimentari lungo corso Vittorio Emanuele e via Maqueda, due assi principali del centro storico di Palermo. È quanto impone un'ordinanza del sindaco Roberto Lagalla adottata, su proposta dell’assessore comunale alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti.

È fatto divieto assoluto, lungo corso Vittorio Emanuele e via Maqueda, di collocare rastrelliere, espositori, cavalletti o strutture similari destinate alla vendita di prodotti non alimentari da parte degli esercizi di vicinato (ossia i negozi di vendita al dettaglio).

Il divieto opera indipendentemente dal titolo autorizzatorio eventualmente richiesto o posseduto. Le concessioni in essere relative ai negozi non alimentari scadranno infatti il 31 dicembre a prescindere dalla loro naturale scadenza.

Il provvedimento, elaborato in collaborazione con l’Area Sviluppo Economico – SUAP - spiega il Comune -, nasce con l’obiettivo di preservare il decoro urbano, garantire la sicurezza dei percorsi pedonali e tutelare la fruibilità dei siti riconosciuti dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, salvaguardando al contempo le attività commerciali in regola e la vivibilità dei residenti.

«La collocazione di rastrelliere, espositori o strutture similari per la vendita di prodotti non alimentari determina pregiudizio al decoro - si legge nel testo dell'ordinanza -, intralcio alla circolazione pedonale e potenziale nocumento alla valorizzazione dell’immagine della città, specialmente nel percorso Arabo-Normano riconosciuto dall’Unesco quale “patrimonio mondiale dell’umanità».

Come riportato in un reportage di Balarm, camminare in via Maqueda è diventato difficile, quasi un'avventura alla ricerca di un piccolo spazio dove fermarsi, che sia per scattare una foto o semplicemente per "prendere aria".

Tra espositori, tavolini, pedane e dehors - che hanno già acceso un dibattito tra i consiglieri della Prima circoscrizione e l'amministrazione comunale di cui vi avevamo parlato in un articolo precedente - e la recente chiusura della facciata della chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi, percorrere quel tratto non è per niente semplice. Ci si scontra tra gruppi di amici, famiglie, bimbi, locali, monopattini, cantieri, souvenir e bancarelle di artigianato e l'unica tecnica (non infallibile) è fare slalom tra la folla per quanto possibile.

In particolare, il tratto di via Maqueda dal civico 202 al 218 e all'incrocio con via del Celso risulta quello più problematico dove l'ingorgo si crea quasi naturalmente e la strategia di "andare sempre avanti", non è efficace.

«La tutela del patrimonio storico e la vivibilità dei residenti sono principi irrinunciabili per una città che vuole crescere nel rispetto della propria identità – dichiara il sindaco Roberto Lagalla –. Questa ordinanza si inserisce in un percorso di riqualificazione del centro storico volto a garantire ordine, decoro e rispetto delle regole, elementi fondamentali per la credibilità e l’attrattività della nostra città.

Un provvedimento ora in vigore che verrà applicato gradualmente fino al prossimo ingresso di un nuovo contingente di vigili urbani che darà ulteriore impulso all’attività di controllo. L’obiettivo è continuare a coniugare sviluppo economico e tutela del patrimonio».

«Con questa misura – aggiunge l’assessore alle Attività Produttive Giuliano Forzinetti – vogliamo tutelare chi lavora nel rispetto delle regole e difendere l’immagine della città da forme di disordine e improvvisazione che compromettono la qualità degli spazi pubblici. Palermo sta vivendo una stagione di rinascita turistica e culturale e dobbiamo essere all’altezza di questa crescita, preservando il centro storico come luogo di bellezza, di vita e di impresa responsabile».
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI