CRONACA

HomeAttualitàCronaca

Se a Palermo devi fare lo slalom: tour in via Maqueda tra cantieri, dehors e pedane

Si sa, è inevitabile imbattersi nella calca della domenica, ma non è la confusione che preoccupa cittadini e turisti: ecco che succede nel centro storico della città

Alice Marchese
Giornalista
  • 28 ottobre 2025

Via Maqueda a Palermo (foto di Balarm)

La domenica a Palermo, se il tempo lo consente, si passeggia tra i vicoli, i mercati, le piazze. Ci si incontra in giro per la città e se le temperature sono delle migliori, è ancora più piacevole trascorrere del tempo fuori casa, magari andando alla scoperta di un palazzo o di un monumento mai visitato. Raggiungi il centro in auto e purtroppo è sempre più difficile trovare un parcheggio in queste zone, nonostante la domenica la Ztl non sia attiva (che comunque "sblocca" un altro lato della città che non puoi percorrere di norma a meno che tu non abbia il pass).

Quando il "problema parcheggio" si risolve, ci si incammina per le vie del centro storico, estremamente caratteristiche e affascinanti sotto la luce del sole, eppure non è così semplice godersi una giornata tra le vie della città. Si sa, è inevitabile imbattersi nella calca dell'ultimo giorno del weekend, ma non è la confusione che preoccupa cittadini e turisti. Camminare in via Maqueda è diventato difficile, quasi un'avventura alla ricerca di un piccolo spazio dove fermarsi, che sia per scattare una foto o semplicemente per "prendere aria".

Tra pedane e dehors, che hanno già acceso un dibattito tra i consiglieri della Prima circoscrizione e l'amministrazione comunale di cui vi avevamo parlato in un articolo precedente, e la recente chiusura della facciata della chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi, percorrere quel tratto non è per niente semplice. Ci si scontra tra gruppi di amici, famiglie, bimbi, locali, monopattini, cantieri, souvenir e bancarelle di artigianato e l'unica tecnica (non infallibile) è fare slalom tra la folla per quanto possibile.

In particolare, il tratto di via Maqueda dal civico 202 al 218 e all'incrocio con via del Celso risulta quello più problematico dove l'ingorgo si crea quasi naturalmente e la strategia di "andare sempre avanti", non è efficace.

Quel punto è attualmente il più problematico per la chiusura della facciata della chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi. È stata messa in sicurezza dopo il crollo di una parte considerevole del prospetto che quasi un mese fa ha colpito una turista di 62 anni e altre due persone.

Per garantire l'incolumità dei passanti, l'Ufficio Traffico e Mobilità ordinaria ha emanato un’ordinanza integrativa, per la limitazione temporanea al transito di veicoli e pedoni nel tratto interessato. Nel dettaglio, il tratto di via Maqueda è quello compreso tra il civico 218 - 204 e tra il civico 263 - 253, via del Celso (tra la piazza del Gran Cancelliere e via Maqueda) e nel tratto compreso tra il civico 12 al 2. Il provvedimento integra quanto disposto con l'ordinanza n. 193 del 10 ottobre 2025.

Ovviamente quella di richiudere il tratto è stata una scelta di sicurezza e di emergenza su cui non si discute. Ma purtroppo, anche di fronte a un'esigenza del genere come i lavori che non possono essere rimandati, via Maqueda sta diventando sempre più inaccessibile. Tra marciapiedi occupati, strade sempre più strette e tavoli ovunque non tutti possono stare lì, a cominciare dalle persone con disabilità costrette a evitare questa zona del centro storico.

L'ideale è quello di mantenere l'ordine gestendo l'imprevisto, ma a giudicare dall'ultimo "scontro" tra Prima circoscrizione e amministrazione comunale, il progetto resta quello di mantenere pedane e dehors. Il Comune, infatti, continuerà a lavorare per il decoro, la legalità e la valorizzazione del centro storico.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÚ LETTI