SCUOLA E UNIVERSITÀ
Crescono le immatricolazioni, servono nuovi spazi: cosa cambia all'Università di Palermo
Il rettore Massimo Midiri punta a realizzare un altro grande edificio in viale delle Scienze. L'investimento è possibile grazie all'aumento dei fondi assegnati a Unipa

Il rettore di Unipa Massimo Midiri
Più immatricolazioni? Più spazi necessari. Conseguenza inevitabile. Ed ecco che l’Università di Palermo ha deciso di porre le basi per la costruzione di un nuovo grande edificio in viale delle Scienze.
Lo ha annunciato il rettore Massimo Midiri: «Stiamo mettendo a punto un master plan per numerosi progetti. Il fiore all’occhiello del campus di viale delle Scienze è il modernissimo edificio 19, in grado di ospitare migliaia di studenti. Ma abbiamo intenzione di realizzare un’altra struttura di portata eguale, dal costo di 35-40 milioni».
Un investimento possibile grazie alla maggiore disponibilità economica dell'Ateneo. Con l’assegnazione delle risorse dell’Ffo, il principale strumento di erogazione di fondi pubblici alle università, UniPa ha beneficiato di un incremento di 8 milioni di euro rispetto al 2024, pari a un aumento del 4%, per un totale di 224.640.887 euro.
Un risultato importante, soprattutto se comparato alla crescita media del 2,4% registrata dalle altre università. Il rettore ha riconosciuto «il merito della ministra Bernini nell'aver mantenuto la promessa di stanziare 348 milioni in più rispetto al 2024, nonostante la delicata fase politica, in cui in tutta Europa si sottraggono risorse dai vari ministeri per il riarmo».
L’aumento di risorse appena registrato va a compensare quanto perso lo scorso anno. «Nonostante il taglio di 12 milioni di euro subito dalla nostra università nel 2024, siamo stati in grado di recuperare i fondi venuti meno, aggiungendogli almeno 8 milioni in più, probabilmente seguito da un altro milione e mezzo che verrà stanziato entro due mesi secondo un meccanismo di premialità».
E aggiunge: «Va segnalato anche che le risorse Ffo assegnate a UniPa sono state superiori rispetto agli altri atenei: ciò significa che è stata riconosciuta la qualità delle nostre politiche di assunzione, di reclutamento e di potenziamento dei poli territoriali».
Al netto del fondi ottenuti, «è chiaro che serviranno risorse ulteriori per gli importanti investimenti in programma. Pertanto, procederemo ad avviare un mutuo di 100 milioni di euro per la realizzazione del nuovo polo didattico e per altri progetti di grande portata», spiega Midiri.
Ma non è tutto: «Procederemo anche all’ampliamento e al potenziamento dei corsi in inglese per ospitare studenti stranieri provenienti da tutto il mondo, rendendo la nostra università ancor più attrattiva anche per chi attualmente non risiede nell’Isola».
Il rettore si dichiara pronto a garantire la crescita dei servizi anche nei poli decentrati: «Stiamo spingendo per l’ammodernamento tecnologico delle strutture decentrate, attraverso la digitalizzazione e l’integrazione di didattica innovativa in tutte le aule. L’obiettivo è di rompere il meccanismo subito dai poli periferici negli scorsi anni, considerate figli di un dio minore».
Nel frattempo, procede la campagna di sensibilizzazione promossa dall’Ateneo sull’importanza di trattenere nell’isola gli studenti universitari. «Ci impegniamo per dimostrare ogni giorno che Unipa può essere attrattiva per gli studenti siciliani, capace di garantire una qualità formativa e dei servizi pari a quella delle università del Nord Italia o esteri».
L'università, inoltre, è sempre più un trampolino di lancio verso il mondo del lavoro. «L’Ateneo dispone di sei incubatori che lavorano a stretto contatto. Queste strutture si occupano di prendere i curricula dei nostri allievi migliori, indirizzandoli verso le numerose aziende partner siciliane, italiane ed estere».
Il risultato? «Sono già in atto diversi progetti, soprattutto nelle aree ingegneristiche, robotiche, cibernetiche. Parallelamente, crescono le reti collaborative anche con aziende del settore agrario, perché considero decisivo per la nostra isola il rapporto con la terra, potenzialmente in grado di offrire innovazione e occupazione».
L'obiettivo, come ha spiega Midiri, è mostrare che «UniPa è in grado di garantire importanti risvolti professionali, e che è possibile trovare un impiego di qualità in Sicilia».
Lo ha annunciato il rettore Massimo Midiri: «Stiamo mettendo a punto un master plan per numerosi progetti. Il fiore all’occhiello del campus di viale delle Scienze è il modernissimo edificio 19, in grado di ospitare migliaia di studenti. Ma abbiamo intenzione di realizzare un’altra struttura di portata eguale, dal costo di 35-40 milioni».
Un investimento possibile grazie alla maggiore disponibilità economica dell'Ateneo. Con l’assegnazione delle risorse dell’Ffo, il principale strumento di erogazione di fondi pubblici alle università, UniPa ha beneficiato di un incremento di 8 milioni di euro rispetto al 2024, pari a un aumento del 4%, per un totale di 224.640.887 euro.
Un risultato importante, soprattutto se comparato alla crescita media del 2,4% registrata dalle altre università. Il rettore ha riconosciuto «il merito della ministra Bernini nell'aver mantenuto la promessa di stanziare 348 milioni in più rispetto al 2024, nonostante la delicata fase politica, in cui in tutta Europa si sottraggono risorse dai vari ministeri per il riarmo».
L’aumento di risorse appena registrato va a compensare quanto perso lo scorso anno. «Nonostante il taglio di 12 milioni di euro subito dalla nostra università nel 2024, siamo stati in grado di recuperare i fondi venuti meno, aggiungendogli almeno 8 milioni in più, probabilmente seguito da un altro milione e mezzo che verrà stanziato entro due mesi secondo un meccanismo di premialità».
E aggiunge: «Va segnalato anche che le risorse Ffo assegnate a UniPa sono state superiori rispetto agli altri atenei: ciò significa che è stata riconosciuta la qualità delle nostre politiche di assunzione, di reclutamento e di potenziamento dei poli territoriali».
Al netto del fondi ottenuti, «è chiaro che serviranno risorse ulteriori per gli importanti investimenti in programma. Pertanto, procederemo ad avviare un mutuo di 100 milioni di euro per la realizzazione del nuovo polo didattico e per altri progetti di grande portata», spiega Midiri.
Ma non è tutto: «Procederemo anche all’ampliamento e al potenziamento dei corsi in inglese per ospitare studenti stranieri provenienti da tutto il mondo, rendendo la nostra università ancor più attrattiva anche per chi attualmente non risiede nell’Isola».
Il rettore si dichiara pronto a garantire la crescita dei servizi anche nei poli decentrati: «Stiamo spingendo per l’ammodernamento tecnologico delle strutture decentrate, attraverso la digitalizzazione e l’integrazione di didattica innovativa in tutte le aule. L’obiettivo è di rompere il meccanismo subito dai poli periferici negli scorsi anni, considerate figli di un dio minore».
Nel frattempo, procede la campagna di sensibilizzazione promossa dall’Ateneo sull’importanza di trattenere nell’isola gli studenti universitari. «Ci impegniamo per dimostrare ogni giorno che Unipa può essere attrattiva per gli studenti siciliani, capace di garantire una qualità formativa e dei servizi pari a quella delle università del Nord Italia o esteri».
L'università, inoltre, è sempre più un trampolino di lancio verso il mondo del lavoro. «L’Ateneo dispone di sei incubatori che lavorano a stretto contatto. Queste strutture si occupano di prendere i curricula dei nostri allievi migliori, indirizzandoli verso le numerose aziende partner siciliane, italiane ed estere».
Il risultato? «Sono già in atto diversi progetti, soprattutto nelle aree ingegneristiche, robotiche, cibernetiche. Parallelamente, crescono le reti collaborative anche con aziende del settore agrario, perché considero decisivo per la nostra isola il rapporto con la terra, potenzialmente in grado di offrire innovazione e occupazione».
L'obiettivo, come ha spiega Midiri, è mostrare che «UniPa è in grado di garantire importanti risvolti professionali, e che è possibile trovare un impiego di qualità in Sicilia».
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