Dal furto a Gucci alla lite in Vucciria: Palermo "insicura" fuori (e dentro) le zone rosse
Il "colpo" al negozio di via Libertà e un altro episodio di violenza in piazza Caracciolo si aggiungono all'accoltellamento in via La Lumia. Tre episodi di violenza in una settimana
Il furto con spaccata al negozio Gucci in via Libertà a Palermo
Ha a dir poco dell’incredibile quanto successo questa mattina, intorno alle 5.00, in piena via Libertà. Una scena che sembra uscita da un film quella che ha visto dei ladri sfondare la vetrina di Gucci con la propria auto per poi ripulire l’intero contenuto della vetrina, per un valore complessivo di circa 40 mila euro.
Nella tarda serata di lunedì (17 novembre), invece, in via Isidoro La Lumia, un uomo di 43 anni è stato accoltellato da un uomo a volto coperto dopo un diverbio. Avvenimenti molto gravi, entrambi avvenuti al di fuori delle tanto discusse “zone rosse”.
Queste zone hanno intensificato al loro interno i controlli di polizia, vietando lo stazionamento anche a soggetti ritenuti violenti o pericolosi. Bastano da sole a risolvere il problema? Una domanda tutt’altro che semplice, specie se si prende in considerazione l’episodio avvenuto in piazza Caracciolo, nel cuore della Vucciria, la prima zona presidiata della città, dove dopo una lite un uomo ha tentato di aggredire una donna lanciandole contro una panca. A raccontare l'episodio la consigliera comunale Tiziana D’Alessandro:
«Ieri sera ho effettuato un sopralluogo notturno a piazza Caracciolo, nel cuore della Vucciria e del suo storico quartiere, un’area sulla quale da tempo è in corso un lavoro volto a ripristinare condizioni di sicurezza, decoro e vivibilità. Nonostante la pedonalizzazione e la segnaletica installata, il progetto complessivo di riqualificazione dell’area è ancora fermo. L’episodio verificatosi durante il sopralluogo conferma quanto sia ormai indispensabile procedere con urgenza.
Nel corso della serata, infatti, si è registrata una lite tra due persone in evidente stato di alterazione: un uomo ha lanciato una panca nel tentativo di colpire una donna. La donna si è allontanata prima di poter essere identificata; l’uomo è stato invece fermato, identificato e destinatario di un DASPO urbano, come previsto per le zone classificate come “rosse”».
«Ma questo non può diventare normale - continua D'Alessandro - E questo sopralluogo mi ha confermato che non posso più aspettare, non posso aspettare che si muovano le carte, non posso aspettare che si risolvano cavilli, non posso aspettare che la piazza “sopravviva” da sola. Se La Vucciria resta solo un luogo dove bere, non rinascerà mai. I ristoratori chiedono di poter portare cultura, eventi, iniziative, trasformando questa piazza in uno spazio di sicurezza e socialità vera, non solo di consumo di alcol.
Da un anno lavoro perché questo progetto vada avanti, ma serve uno sforzo collettivo. Ringrazio le forze dell’ordine, che svolgono un lavoro immenso, ma non possiamo delegare tutto a loro. La città deve fare la sua parte: riqualificare, rendere vivibili i luoghi, trasformarli in spazi sicuri e culturali».
«È impossibile pensare che questo provvedimento non venga esteso anche in altre zone limitrofe» dichiarava il vicepresidente di prima circoscrizione Antonio Nicolao ai nostri microfoni qualche settimana fa, sottolineando come non si possa lasciare che la criminalità si sposti di pochi metri per “sfuggire” alle zone rosse.
A richiedere «più controlli e forze dell'ordine» è anche il Comitato via La Lumia e dintorni: «Già qui la situazione era abbastanza pericolosa. Da quando sono state istituite le zone rosse da queste parti lo è ancora di più perchè notiamo che in molti si spostano qui dall'Olivella e in generale dalle zone soggette ai controlli, aggravando una situazione già difficile da sostenere. Le forze dell'ordine devono presidiare anche questa zona e le istituzioni dovrebbero affrontare il problema della sicurezza alla radice».
Un problema segnalato dal presidente dell'Ottava Circoscrizione Marcello Longo che ora invoca «la presenza delle forze dell’ordine e della polizia municipale per arginare la mala movida non sia limitata alle cosiddette zone rosse individuate al centro storico, perché anche qui ci sono zone molto calde e pericolose per la pubblica incolumità (ad esempio via La Lumia e dintorni, Borgo Vecchio e viale Campania) che necessitano di presenza preventiva da parte delle forze dell’ordine e della polizia municipale per tutelare la pacifica convivenza e la sicurezza delle persone, soprattutto negli orari più tardi della notte, in particolare dalla mezzanotte in poi».
Richieste, quelle di consiglieri e comitati, che rispecchiano l'umore di buona parte della città è quello di aumentare ulteriormente i controlli in maniera capillare all’interno di tutto il territorio del palermitano. C’è da chiedersi però se, di questo passo, l’intera Palermo debba diventare una gigantesca zona rossa per risolvere il problema o se siano necessari una serie di interventi ancor più radicali – e magari dalla lunga programmazione legata anche, e soprattutto, all’aspetto sociale – per risolvere il problema alla radice.
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