Della serie ma che fine hanno fatto a Palermo: il punto sui lavori al Ponte Oreto
L'intervento prevedeva il restauro architettonico, opere stradali e il risanamento e miglioramento strutturale del Ponte, ma è tutto fermo: vi raccontiamo che succede

Ponte Oreto
L'intervento, dal costo complessivo di 6 milioni di euro, prevedeva il restauro architettonico, il rifacimento del sistema di smaltimento delle acque meteoriche, opere stradali e il risanamento e miglioramento strutturale del Ponte.
Tuttavia, sembra che finora gli unici lavori effettuati sul Ponte Oreto siano quelli della messa in sicurezza dei marciapiedi.
A dirlo sono l’onorevole Adriano Varrica e il consigliere comunale, Antonino Randazzo: «I cittadini adesso possono transitare a piedi sul ponte di via Oreto. Ma non è stato fatto nient’altro. Ci aspettavamo tempi più rapidi per l’avvio dei lavori di riqualificazione del Ponte».
Dalle ultime informazioni che il consigliere Randazzo dichiara di avere acquisito dagli Uffici Tecnici del Comune di Palermo, sembra che stiano proseguendo le indagini propedeutiche alla progettazione esecutiva.
«Eppure i lavori sul Ponte Oreto potevano già essere terminati – prosegue Adriano Varrica -. Nel 2021 abbiamo fatto siglare all’amministrazione Orlando un protocollo attuativo con Anas, che già si stava adoperando nel luglio 2022 (con l’amministrazione Lagalla già insediata), per fare la progettazione dell’intera messa in sicurezza del Ponte Oreto.
Ma l’amministrazione ha preferito abbandonare questa convenzione e ripartire da zero. Il risultato è che, ad oggi, è stata fatta una minima realizzazione dei lavori e chissà quanti anni ancora occorre attendere la messa in sicurezza e il restauro di questo importante manufatto».
Intanto, è scontro politico proprio sul presunto accordo con Anas, citato dall’onorevole Varrica. Balarm ha così deciso di chiedere chiarimenti: «Spiace constatare che ancora una volta qualcuno si metta a favore di telecamera, sventolando fogli di carta senza alcuna validità giuridica per quanto riguarda i lavori di manutenzione del ponte Oreto».
Lo dice Dario Chinnici, capogruppo di "Lavoriamo per Palermo", in risposta alle dichiarazioni dell'onorevole Adriano Varrica del M5S sui lavori relativi al ponte Oreto di Palermo.
«Il riferimento, in particolare, è a un fantomatico protocollo d’intesa che la precedente amministrazione comunale avrebbe sottoscritto con l’Anas – prosegue Chinnici -.
Peccato che, citando testualmente una nota dell’Avvocatura comunale di maggio 2021, "le stringenti norme previste per le Pubbliche Amministrazioni nella scelta del contraente per la contrattazione e appalto lavori, come noto, non consentono accordi come quello esaminato, che rappresenta un aggiramento della disciplina contrattuale".
L’amministrazione Lagalla, a differenza di chi preferisce sbandierare sui social accordi che risultano carta straccia, procede secondo le norme e, nel caso del ponte Oreto, ha ripreso in mano una pratica ferma dal 2009 e lo stesso giuridicamente fantasioso accordo con l’Anas, all’insediamento dell’attuale governo della città nel giugno 2022, non aveva prodotto alcun effetto.
Oggi questa amministrazione ha fatto finalmente ripartire i lavori di manutenzione dell’infrastruttura e ritengo che sia questa, più che un video sui social, la migliore risposta concreta da dare ai cittadini».
I lavori sul Ponte Oreto dovrebbero ripartire: restiamo in attesa di sapere, però, quando.
Ricordiamo che degli oltre 6 milioni di euro, più della metà provengono da fondi Fas, mentre la restante parte da uno degli accordi quadro finanziati dal Consiglio comunale.
I lavori sarebbero dovuti partire nell’estate 2023. A febbraio dello stesso anno, infatti, si era tenuta la prima gara con cui è stata scelta la ditta esecutrice con previsione di inizio cantiere per l'estate successiva.
Nel frattempo, però, è emersa la necessità di aggiornare il progetto di fattibiilità, fermo al 2009, in relazione all'aumento dei prezzi del materiale edile registrato in questi ultimi anni.
Il Comune ha quindi dovuto pubblicare un altro bando per l'affidamento della progettazione esecutiva.
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