Dopo la panchina spunta anche il muro: la primavera "gentile" di Caltanissetta
L'iniziativa nata in Iran ha contagiato tante altre città fino ad approdare a Caltanissetta in Sicilia, la città si riscopre sempre più solidale e vicina agli ultimi con diverse iniziative
Dopo la panchina della gentilezza è stato inaugurato nell’atrio della biblioteca Scarabelli a Caltanissetta il muro della gentilezza: una parete sulla quale i cittadini possono appendere abiti, cappotti e altri capi di abbigliamento per chi ne ha necessità.
L’iniziativa nata su proposta di una cittadina nissena, Irene Salvatore, ha visto il coinvolgimento del sindaco, Giovanni Ruvolo e dell’amministrazione comunale, dell’istituto regionale d’arte “Rosario Assunto” che ha curato l’allestimento, dell’associazione Creative spaces e dell’artigiano ebanista Claudio Arnone.
Ogni cittadino che intende donare un giubbotto, una giacca, pantaloni o qualsiasi altro tipo di capo d’abbigliamento in buone condizioni può farlo lasciando l’abito appeso alla parete.
Chi ne hanno bisogno può semplicemente prenderlo nel rispetto della privacy e senza alcuna formalità. La parete è accessibile per i donatori e per i fruitori nelle ore d’ufficio in cui la biblioteca comunale è aperta (dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30 tranne domenica che è chiusa e sabato che fa mezza giornata).
Nel 2016 anche a Palermo era nato un muro della gentilezza, in via Celso, che però non è durato a lungo perché non controllato e non gestito da nessuno presto è andato perduto.
Che cos’è il "muro della gentilezza"? È una bellissima iniziativa che sta nascendo sempre in più città e che arriva dall’Iran, è un’idea che ci parla di solidarietà, gentilezza e gesti apparentemente piccoli ma che per qualcuno possono significare molto.
A Mashhad, una metropoli da 2,5 milioni di abitanti nel nord est dell’Iran dove i senzatetto sono ancora moltissimi, qualcuno ha appeso ad un muro dei semplici ganci e un cartello con la scritta: "Se non ne hai bisogno lascialo. Se ne hai bisogno prendilo".
È infatti questo lo slogan di questa iniziativa che vuole essere un aiuto concreto per le persone che vivono per strada o per chi è talmente in difficoltà da non potersi permettere un cappotto o una sciarpa.
Sono iniziate ad apparire giacche e indumenti caldi e il passaparola sui social è stato velocissimo.
L’iniziativa nata su proposta di una cittadina nissena, Irene Salvatore, ha visto il coinvolgimento del sindaco, Giovanni Ruvolo e dell’amministrazione comunale, dell’istituto regionale d’arte “Rosario Assunto” che ha curato l’allestimento, dell’associazione Creative spaces e dell’artigiano ebanista Claudio Arnone.
Ogni cittadino che intende donare un giubbotto, una giacca, pantaloni o qualsiasi altro tipo di capo d’abbigliamento in buone condizioni può farlo lasciando l’abito appeso alla parete.
Chi ne hanno bisogno può semplicemente prenderlo nel rispetto della privacy e senza alcuna formalità. La parete è accessibile per i donatori e per i fruitori nelle ore d’ufficio in cui la biblioteca comunale è aperta (dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30 tranne domenica che è chiusa e sabato che fa mezza giornata).
Nel 2016 anche a Palermo era nato un muro della gentilezza, in via Celso, che però non è durato a lungo perché non controllato e non gestito da nessuno presto è andato perduto.
Che cos’è il "muro della gentilezza"? È una bellissima iniziativa che sta nascendo sempre in più città e che arriva dall’Iran, è un’idea che ci parla di solidarietà, gentilezza e gesti apparentemente piccoli ma che per qualcuno possono significare molto.
A Mashhad, una metropoli da 2,5 milioni di abitanti nel nord est dell’Iran dove i senzatetto sono ancora moltissimi, qualcuno ha appeso ad un muro dei semplici ganci e un cartello con la scritta: "Se non ne hai bisogno lascialo. Se ne hai bisogno prendilo".
È infatti questo lo slogan di questa iniziativa che vuole essere un aiuto concreto per le persone che vivono per strada o per chi è talmente in difficoltà da non potersi permettere un cappotto o una sciarpa.
Sono iniziate ad apparire giacche e indumenti caldi e il passaparola sui social è stato velocissimo.
|
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÚ LETTI
-
ITINERARI E LUOGHI
Non te l'aspetti (sicuro): c'è una siciliana tra le città italiane in cui ci si diverte di più
39.676 di Redazione










Seguici su Facebook
Seguici su Instagram
Iscriviti al canale TikTok
Iscriviti al canale Whatsapp
Iscriviti al canale Telegram




