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Dopo la panchina spunta anche il muro: la primavera "gentile" di Caltanissetta

L'iniziativa nata in Iran ha contagiato tante altre città fino ad approdare a Caltanissetta in Sicilia, la città si riscopre sempre più solidale e vicina agli ultimi con diverse iniziative

Balarm
La redazione
  • 22 marzo 2019

Dopo la panchina della gentilezza è stato inaugurato nell’atrio della biblioteca Scarabelli a Caltanissetta il muro della gentilezza: una parete sulla quale i cittadini possono appendere abiti, cappotti e altri capi di abbigliamento per chi ne ha necessità.

L’iniziativa nata su proposta di una cittadina nissena, Irene Salvatore, ha visto il coinvolgimento del sindaco, Giovanni Ruvolo e dell’amministrazione comunale, dell’istituto regionale d’arte “Rosario Assunto” che ha curato l’allestimento, dell’associazione Creative spaces e dell’artigiano ebanista Claudio Arnone.

Ogni cittadino che intende donare un giubbotto, una giacca, pantaloni o qualsiasi altro tipo di capo d’abbigliamento in buone condizioni può farlo lasciando l’abito appeso alla parete.

Chi ne hanno bisogno può semplicemente prenderlo nel rispetto della privacy e senza alcuna formalità. La parete è accessibile per i donatori e per i fruitori nelle ore d’ufficio in cui la biblioteca comunale è aperta (dalle 10 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 17.30 tranne domenica che è chiusa e sabato che fa mezza giornata).
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Nel 2016 anche a Palermo era nato un muro della gentilezza, in via Celso, che però non è durato a lungo perché non controllato e non gestito da nessuno presto è andato perduto.

Che cos’è il "muro della gentilezza"? È una bellissima iniziativa che sta nascendo sempre in più città e che arriva dall’Iran, è un’idea che ci parla di solidarietà, gentilezza e gesti apparentemente piccoli ma che per qualcuno possono significare molto.

A Mashhad, una metropoli da 2,5 milioni di abitanti nel nord est dell’Iran dove i senzatetto sono ancora moltissimi, qualcuno ha appeso ad un muro dei semplici ganci e un cartello con la scritta: "Se non ne hai bisogno lascialo. Se ne hai bisogno prendilo".

È infatti questo lo slogan di questa iniziativa che vuole essere un aiuto concreto per le persone che vivono per strada o per chi è talmente in difficoltà da non potersi permettere un cappotto o una sciarpa.

Sono iniziate ad apparire giacche e indumenti caldi e il passaparola sui social è stato velocissimo.
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