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Fuga dai banchi record in Sicilia: la Regione risponde con 300 corsi, chi può aderire

Per contrastare la dispersione scolastica pubblicato un avviso per 8mila giovani che vogliono seguire un percorso alternativo agli istituti superiori. Durata e modalità

Luca La Mantia
Giornalista
  • 20 giugno 2025

Come contrastare la dispersione scolastica che in Sicilia ha raggiunto numeri preoccupanti? La Regione sceglie la strada dei corsi di formazione, pubblicando un avviso nell'ambito del piano triennale da 94,5 milioni di euro del Fondo sociale europeo Plus 2021-2027.

L'intervento è destinato ai giovani dai 14 anni in su che vogliono seguire un percorso alternativo alla scuola superiore. Il decreto è stato pubblicato sul portale della Regione (qui il link).

Sull'abbandono scolastico si moltiplicano le analisi e le ricerche. Le cifre sono variabili, ma il risultato è lo stesso: la Sicilia è ai primi posti nelle classifiche, un podio che divide soprattutto con la Sardegna.

Secondo i dati Istat del 2023, il 19,4% dei giovani siciliani tra i 18 e i 24 anni ha lasciato gli studi, rispetto alla media italiana del 12,7%.

L'ultima analisi dell'Ufficio scolastico regionale, mette in luce un'altra triste verità: 9 ragazzi su 100 hanno abbandonato le scuole superiori pubbliche. Ma il dato sale a oltre il 20% se si considerano anche gli istituti paritari e professionali, come evidenziato da un report Istat.

Dei 218.000 studenti che nell'anno 2023-2024 erano iscritti nelle scuole superiori pubbliche siciliane, quasi 20.000 hanno abbandonato gli studi.

Maglia nera per la provincia di Trapani, con un tasso del 10,47%, a seguire Ragusa e Siracusa. Palermo si avvicina al 10%, mentre Messina registra il tasso più basso, con il 6%.

«Contro la dispersione scolastica abbiamo pubblicato l’avviso 26 per i corsi triennali per l’assolvimento dell’obbligo scolastico, che stanzia 94,5 milioni del Fondo sociale europeo Plus per 300 corsi IeFP», spiega l'assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione professionale Mimmo Turano.

«I corsi, attivati nell’Isola dagli enti di formazione accreditati dalla Regione, sono destinati ai giovani dai 14 anni in su che vogliono seguire un percorso alternativo alla scuola superiore, e consentono ai ragazzi di assolvere l'obbligo formativo e di acquisire competenze spendibili nel mercato del lavoro», chiarisce l'assessore.

«L’assessorato - aggiunge Turano - è impegnato costantemente con azioni trasversali a contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica».

La misura consentirà l’attivazione di 300 corsi destinati in Sicilia a una platea di 8.100 allievi. I corsi del primo anno avranno inizio il 15 settembre, in coincidenza con l’apertura dell’anno scolastico.

Lo scopo è consentire ai giovani il conseguimento di una qualifica professionale, riconosciuta e spendibile a livello nazionale ed europeo, attraverso percorsi triennali erogati sia in regime ordinario che in modalità duale, con la possibilità di istaurare contratti di apprendistato di primo livello.

«Con questo piano - dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - il mio governo si pone due obiettivi prioritari: sostenere i giovani che scelgono un percorso di qualificazione alternativo alla scuola e fornire loro la possibilità di acquisire competenze realmente spendibili nel mercato del lavoro, attraverso la modulazione di una formazione più aderente alle esigenze del mondo delle imprese».

Un ulteriore obiettivo, in attuazione della strategia adottata dalla Regione nell’ambito del Fse+ 2021-2027 per “Un'Europa sociale e più inclusiva”, è assicurare parità di accesso all’istruzione e alla formazione anche ai soggetti svantaggiati e alle persone con disabilità.

«Il bando, frutto di un percorso avviato in questi mesi con le parti sociali e con gli enti di formazione - aggiunge Turano - rappresenta una vera e propria rivoluzione nel sistema Iefp. Le semplificazioni previste dalla nuova procedura a sportello, che sono state introdotte dalle direttive comunitarie, infatti, snelliscono l’iter tecnico amministrativo necessario per accedere ai finanziamenti».

Possono presentare domanda di finanziamento gli enti di formazione, accreditati ed in possesso dei requisiti previsti dalla legge regionale 23 del 2019.

La dotazione finanziaria per il ciclo 2025-2028 è così ripartita: 48,8 milioni di euro per 155 corsi Iefp della cosiddetta linea A (16,2 milioni all’anno); 37,8 milioni per 120 corsi della linea B (12,6 milioni all’anno) e 7,8 milioni per 25 corsi della linea C (2,6 milioni all’anno).

La procedura di selezione è articolata in due step. La prima fase riguarda la “costituzione del catalogo dell’offerta formativa Iefp 2025 – 2028 ciclo formativo 2025-2028”. La seconda è rivolta alla “progettazione esecutiva”, con procedura a sportello.

Per la prima fase, le domande vanno presentate dalle ore 8 del 19 giugno alle ore 18 del 30 giugno 2025; per la seconda fase (progettazioni esecutive), invece, dalle ore 8 del 17 luglio alle 18 del 28 luglio 2025.

I corsi avranno una durata di 1.056 ore all’anno, è previsto l’obbligo di frequenza, mentre per essere ammessi al secondo anno o all’esame finale di qualifica professionale è necessario frequentare almeno il 75% del monte ore annuale del percorso formativo.
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