Giocava a Palermo, partorì lo Stupor Mundi: la vita a fumetti della regina di Sicilia
Dietro al progetto c’è la volontà portare i giovani alla lettura e alla conoscenza della storia siciliana, usando strumenti narrativi capaci di incuriosire e far riflettere

La copertina del fumetto su Costanza D'Altavilla
È da qui che inizia il viaggio di Costanza d’Altavilla, protagonista della nuova pubblicazione a fumetti promossa dalla Commissione Biblioteca dell’ARS.
Un progetto editoriale e culturale che si rivolge alle nuove generazioni con un linguaggio fresco e diretto, per raccontare la storia potente e dimenticata di una delle figure femminili più significative del Medioevo europeo.
La pubblicazione, "Costanza d’Altavilla. Donne e potere – Il fumetto", viene presentata giovedì 10 luglio alle ore 10.00 nella Sala Mattarella del Palazzo Reale di Palermo, cuore simbolico e storico dell’identità siciliana.
L’iniziativa è solo l’ultimo tassello di un percorso articolato, costruito con intelligenza e visione dalla Biblioteca dell’Assemblea Regionale Siciliana per tutto il 2025: un anno che ha visto al centro la figura di Costanza come emblema del rapporto tra donne e potere nella storia.
Dietro al progetto c’è una chiara volontà: portare i giovani alla lettura e alla conoscenza della storia siciliana, usando strumenti narrativi capaci di incuriosire, emozionare e far riflettere.
Non si tratta di pura divulgazione, ma di educazione sentimentale alla memoria: quella che insegna a riconoscere nel passato i semi del futuro. Il percorso si è snodato in tappe significative: un concorso per le scuole, dedicato agli studenti dell’ultimo anno della scuola media e delle superiori.
Un volume epistolare che immagina una lettera scritta idealmente a Costanza. Una performance digitale con un avatar animato, per "intervistarla" con le tecnologie più avanzate; infine, il fumetto, pensato per i più giovani, che chiude il cerchio con uno sguardo colorato e moderno sulla vita di una donna straordinaria.
Si tratta di una storia tutta da riscoprire e modernissima! Scopriamo chi era davvero Costanza d’Altavilla? Nata intorno al 1154, figlia postuma di Ruggero II, il grande re normanno che rese la Sicilia un faro di civiltà tra Oriente e Occidente, e della principessa Beatrice di Rethel, Costanza visse un’infanzia a corte, tra fasti culturali e tensioni dinastiche.
Rimasta a lungo nubile per decisione politica, fu data in sposa in tarda età a Enrico VI di Svevia, erede dell’impero tedesco. Un matrimonio che avrebbe avuto conseguenze epocali: dall’unione nacque Federico II, il celebre Stupor Mundi, uno dei sovrani più colti e innovativi della storia europea.
Ma prima ancora di essere madre di un imperatore, Costanza fu custode della legittimità del regno di Sicilia, minacciata dal cugino Tancredi che tentò di usurparle il trono.
Con tenacia, intelligenza e una volontà ferrea, seppe rivendicare i suoi diritti, affrontare guerre e traversie, guidare un regno in un tempo dominato dagli uomini e dalla forza delle armi.
Il suo nome, "Costanza", non fu solo un augurio: fu destino. Il fumetto, molto letto dai giovani, diventa quindi potente strumento di memoria viva!
La pubblicazione a fumetti è composta da 24 tavole, suddivise in quattro sezioni narrative, che ripercorrono con freschezza visiva e intensità emotiva l’intero arco della sua vita.
Non solo la principessa, la regina, l’imperatrice, ma anche la bambina, la donna, l’essere umano. La storia si apre con la piccola Costanza tra le braccia della madre Beatrice, in un mondo di adulti che la osserva con aspettative e misteri.
Si snoda poi attraverso la sua crescita e il legame profondo con il giovane Guglielmo II, fino al matrimonio con Enrico VI, e culmina nella nascita di Federico, evento che chiude un cerchio dinastico e apre le porte a una nuova era.
Accanto a lei, sfilano personaggi cruciali del tempo: Guglielmo I "il Malo", sovrano controverso e crudele; Tancredi, l’usurpatore astuto e ostinato; lo stesso Enrico VI, freddo calcolatore ma strategicamente indispensabile.
La sceneggiatura pone al centro Costanza, non come vittima degli eventi ma come protagonista attiva e cosciente, capace di scegliere, di reagire, di guidare.
L’argomento centrale è donne e potere: un tema sempre attuale quello del rapporto tra donne e potere, che attraversa tutta l’iniziativa, con un taglio che parla anche al presente.
In un’epoca in cui le donne lottano ancora per pari opportunità e per voci autorevoli nei luoghi decisionali, la figura di Costanza può diventare un simbolo positivo, un archetipo di forza e dignità.
Educare alla storia, in questo caso, significa anche educare all’autodeterminazione, al pensiero critico, alla consapevolezza del proprio ruolo nella società.
La scelta del fumetto non è casuale. È un linguaggio diretto, emozionale, capace di dialogare con i ragazzi senza filtri, ma anche uno strumento di qualità e di profondità, se ben realizzato.
La collaborazione tra storici, illustratori, pedagogisti e narratori ha garantito un risultato che non banalizza, ma semplifica con intelligenza, mantenendo la ricchezza storica e culturale del contenuto.
Tenendo ben saldo il concetto di cultura come nutrimento, la Biblioteca dell’ARS, con questo progetto, dimostra di avere una missione ben chiara: non solo conservare, ma trasmettere, e farlo in modo creativo, inclusivo, partecipativo.
La lettura è proposta come cibo per la mente, ma anche come mezzo per riscoprire la propria identità, per sentire che la storia della Sicilia è anche la nostra storia.
In un tempo in cui la memoria rischia di diventare un archivio polveroso, iniziative come questa riportano luce, colore e vita ai grandi nomi del passato. Costanza d’Altavilla torna a parlare ai ragazzi, non da una statua o da un manuale, ma da una tavola illustrata, da un concorso, da una lettera, da un avatar.
In mille forme, ma con un solo messaggio: si può essere forti, giuste, visionarie. Anche quando sembra impossibile. Costanza d’Altavilla non è solo una figura del passato, ma una pagina viva della nostra storia.
La sua vicenda personale, politica e umana ci ricorda che la Sicilia è stata ed è ancora una terra di cultura altissima, di civiltà millenaria, di donne e uomini capaci di incidere nel destino dell’Europa.
Parlare di Costanza significa ritrovare l’orgoglio di appartenere a una storia grandiosa, fatta di coraggio, intelligenza, arte, diplomazia, visione.
E oggi più che mai, riscoprire questa memoria è un gesto di responsabilità: verso i giovani, verso noi stessi, verso il futuro di questa isola straordinaria che ha sempre saputo rinascere, anche nei momenti più bui, nutrendosi della forza della conoscenza e della bellezza del pensiero.
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