STORIE

HomeNewsFood & WineStorie

Ha 22 anni ma è già tra i "top chef": Debora, la pasticcera che sogna di tornare in Sicilia

Dalla piccola trattoria di Montallegro, oggi Debora è la capo partita della pasticceria del ristorante due stelle Michelin di Moreno Cedroni, a Senigallia. Ecco la sua storia

Stefania Brusca
Giornalista
  • 14 marzo 2022

Debora Vella

Chi è vissuto ascoltando il crepitio dei fornelli e respirando l'aria densa di profumi della cucina di un ristorante, o trattoria che dir si voglia, sa che queste sensazioni faranno sempre parte del suo mondo.

Spesso diventano anche una professione tramandata in famiglia ma il talento, se si possiede, si alimenta con le esperienze, uscendo dalla propria comfort zone, anche se «casa è sempre casa».

Debora Vella, 22 anni, capo partita della pasticceria de "La Madonnina del Pescatore", il ristorante due stelle Michelin di Moreno Cedroni a Senigallia, ha fatto tesoro di tutte le esperienze che ha vissuto e che continua a vivere, cercando di trarne sempre fuori il meglio.

Sua madre era proprietaria di una trattoria a Montallegro, a Bovo Marina, in provincia di Agrigento. «Sin da piccola mi sono trovata a lavorare tra i fornelli, la cucina diventa il tuo mondo», racconta.

Debora arriva alla pasticceria una volta preso il diploma all'Italian chef Academy, mettendo in carta i suoi dolci già in trattoria. Poi lo chef pluristellato Giancarlo Perbellini rileva l'azienda di famiglia, lasciando nello staff di cucina Debora e suo fratello Giacomo, che lavora al suo fianco ancora oggi.
Adv
Ma per crescere bisogna fare esperienza e Perbellini vede del potenziale nella giovane Debora, la porta con sé alla Dolce Locanda di Verona dove rimane per tre anni.

«È stato un periodo importante, dove mi sono avvicinata alla pasticceria da laboratorio e ho deciso di proseguire il mio percorso professionale a Verona - racconta la pasticcera - anche per apprendere l'arte dei lievitati che qui eseguono in modo magistrale».

Dopo tre anni decide di cambiare aria anche se resta molto legata alla città veneta che l'ha accolta e di cui conserva dei bei ricordi. Ora da poco più di un mese è capopartita di pasticceria a Senigallia, da Cedroni.

«Fare nuove esperienze - dice - credo sia necessario e Cedroni a livello di cucina è uno dei più importanti. Adesso finisco la stagione qui e spero di fare anche la prossima, ho tanto da imparare anche perché qui l'executive chef è Luca Abbadir, che ha vinto tantissimi premi per la pasticceria».

Anche la giovane Debora però si sta facendo valere e ha già raggiunto dei traguardi premiati con il riconoscimento di Emergente Pastry 2021. Un premio ottenuto grazie alla tecnica e alla sua anima sicula. Per partecipare alla gara doveva presentare una torta secca da colazione e si è buttata sulla tradizione veneta, rivisitandola con un ingrediente speciale, dei mandarini portati dalla mamma direttamente dalla sua campagna, in Sicilia.

«Ho portato la torta Risino, un dolce tipico di Verona, rivisitato con una frolla al cacao, riso cotto nel latte con mandarino e cardamomo e mantecato con lo zabaione. Sopra aveva una riduzione di mandarino, finito con un croccante al cioccolato fondente e delle scaglie di cioccolato».

Ma la torta Risino non è l'unico dolce che le ha fatto vincere la competizione, e anche qui c'entrano le radici ben salde nella sua terra di orgine, anche se ormai ha perso un po' l'accento caratteristico delle sue parti.

«L'altro dolce in gara era una mono porzione, una tartelletta di frolla alla vaniglia con mousse di cioccolato fondente, biancomangiare alle mandorle, e qui torna la mia Sicilia, gelée al lampone, finito con un croccante al caramello salato e lamponi liofilizzati per dare una po' di acidità».

Quando arriva il primo posto Debora resta incredula, quasi stupita del risultato ottenuto: «Non mi aspettavo di vincere, insieme a me c’erano grandi nomi della pasticceria».

Nonostante ormai sia stata accolta da altre relatà stimolanti e creative il suo sogno è quello di tornare in Sicilia un giorno e aprire un ristorante con suo fratello Giacomo.

«Casa e sempre casa, è il posto dove stai meglio anche se a volte ti offre di meno rispetto ai posti dove potesti andare. L’anima siciliana me la porto sempre dentro, adesso però devo studiare, vedere nuove realtà anche più grandi delle nostre. Ma se penso al futuro lo vedo in Sicilia, tornerei anche alla "Locanda al mare", per me lo chef Perbellini è un punto fermo anche se ognuno di noi spera di aprire il proprio ristorante».

Un'anima sicula quindi che traspare immediatamente, anche dal suo ingrediente preferito, gli agrumi. Anche se per lei il vero ingrediente segreto è un altro, un tratto del carattere che spesso ha chi è nato nella nostra terra.

«La testardardaggine che è anche forza di volontà - sottolinea -. È stata una bella sfida arrivare fino a qua e a vent’anni ottenere la direzione della pasticceria della Madonnina, è un bel mondo. Il mio consiglio è quello di impegnarsi e tenere duro, prima o poi le soddifsfazioni arrivano».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.
...e condividi questo articolo sui tuoi social:

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI