ITINERARI E LUOGHI
Il foliage d'autunno è un'opera d'arte: tour (da favola) tra i boschi nascosti in Sicilia
In Sicilia nei boschi di latifoglie ci sono dei paesaggi che sembrano addobbati a festa con tanto di luminarie. Altri invece sembrano uscire fuori da dei dipinti: vi ci portiamo
Foliage a Rimiti
Con queste premesse un sabato di fine ottobre col gruppo “Valli Basiliane” siamo andati a fare un’escursione sopra Rimiti passando comunque dalla strada litoranea di Santa Teresa Riva importante e popoloso comune del Messinese della fascia ionica.
Lasciata la strada vista mare ne abbiamo intrapreso un’altra tutta diretta all’insù fino a quando otto chilometri più a monte, percepiti come fossero almeno il doppio, dopo avere fatto vari tornanti abbiamo attraversato l’abitato di Misserio frazione di Santa Teresa Riva e abbiamo pensato quanto fosse scomodo vivere da quelle parti.
Ma tuttavia il paesaggio era da favola e sembrava addobbato a festa con un tripudio di colori. Infatti questo era costituito di boschi di latifoglie e in questo periodo con il foliage autunnale i castagni trascoloravano passando dal verde a magnifiche tonalità di giallo, invece gli aceri diventavano rosso magenta.
Ma c’era altra strada da fare, un’altra diecina di chilometri per giungere a Rimiti in origine Eremiti prima dell’elisione della E iniziale. E veramente questo era un paesello romito, ma noi escursionisti amiamo questi luoghi silenziosi in cui si percepiscono solo suoni naturali.
Il poeta avrebbe detto: "Sulle soglie del bosco non odo parole che dici umane, / ma parole più nuove che parlano gocciole e foglie lontane". Noi ci sollazzavamo con l’odore balsamico della mentuccia che poi ci ha accompagnato nel nostro cammino. Abbiamo visto librarsi in volo sulle nostre teste stormi di candidi aironi con le loro ali tutte dispiegate. I nostalgici del ciclismo magari si ricordano che una volta il campionissimo Fausto Coppi era soprannominato il grande airone.
Nel sentiero che avevamo intrapreso ai suoi bordi a rallegrarci la vista c’erano dei ciclamini disposti a cerchio o come delle pezzuole di stoffa viola. Per un lungo tratto il sentiero correva stretto ritagliato sui fianchi del monte Sant'Elia per cui la nostra visuale era limitata, poi invece siamo giunti in un luogo più aperto in cui il pendio era abbastanza morbido.
Qui abbiamo ammirato un paesaggio che sembrava dipinto e in cui tutto pareva disposto ad arte: in mezzo alla tenera erbetta che copriva l’intero pendio, oltre ai mucchietti di ciclamini spiccavano le zafferanastre fiori gialli simili ai tulipani. Non fosse stato per il tempo che è sempre tiranno ci saremmo soffermati più a lungo per il piacere di stare in un tale luogo.
Ritornati alle macchine, vicino ai bordi della strada abbiamo fermato il nostro sguardo su delle agavi americane, abbastanza comuni dalle nostre parti da non farci caso, ma pure loro a guardarli bene sono dei capolavori artistici somiglianti a dei candelabri o a dei sontuosi lampadari con il lato interno delle foglie carnose verde scuro e il bordo esterno giallo sfavillante. In questo periodo in cui la luce solare è più attenuata questi meravigliosi colori si colgono meglio.
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