Il professore Mario Zito è il nuovo assessore alle Culture del Comune di Palermo
Già direttore dell'Accademia delle Belle Arti, negli ultimi anni è stato nel Comitato scientifico di Palermo Capitale della Cultura e membro del Comitato di Manifesta 12

Mario Zito
«Nel ringraziare ancora una volta Adham Darawsha per il suo contributo al percorso di cambiamento della città - ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando - non posso che sottolineare l'importante disponibilità del professor Zito, la cui esperienza e professionalità, unite alla grande passione che ha mostrato nel curare tante attività di respiro internazionale nella nostra città, daranno nuova linfa e nuovo slancio a un settore che è da sempre trainante e caratterizzante per Palermo».
Le significative esperienze di arte diffusa e coinvolgente nel territorio, realizzate dall'Accademia sotto la direzione del professor Zito, sono uno straordinario biglietto da visita, così come è significativa la sua presenza già oggi alle iniziative in onore di Santa Rosalia, a suggellare un legame forte con la Santuzza e col Festino, che sia pure in formato ridotto come quello di quest'anno, resta uno degli eventi più importanti per la città".
Zito, nato a Siracusa nel 1962, è sposato e ha due figli. Ha svolto l'attività di insegnamento presso Licei e Accademie di Belle Arti Statali. Oltre che a Palermo, dove è docente dal 2014, ha svolto la propria attività anche a Siracusa, Reggio Calabria, Sassari e Bari.
In città negli ultimi anni è stato nel Comitato scientifico di "Palermo Capitale della Cultura", nonché membro del Comitato d’onore di Manifesta 12. Ha, inoltre, curato le attività didattiche di Palazzo Ziino per l'arte contemporanea e la direzione artistica di ZAC, Padiglione dell'Arte contemporanea dei Cantieri culturali della Zisa.
All’Accademia di Palermo, oltre che direttore per il triennio 2017-2020, è stato coordinatore e promotore del Master di II Livello su “Restauro, manutenzione, ripristino delle opere d'arte contemporanee”.
Il neo-assesore ha anche un’esperienza di educatore per giovani e giovanissimi, nell’ambito dell’Agesci, l’associazione delle guide e scout cattolici, per la quale è stato responsabile sia a livello regionale sia a livello nazionale, partecipando anche a tavoli e commissioni governativi sulle emergenze educative e sulla formazione degli adulti.
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