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Il sottopasso in via Perpignano atteso da 20 anni: i soldi ci sono, ma solo per il progetto

La sua realizzazione sarebbe fondamentale per migliorare non solo la viabilità, ma anche la sicurezza di uno dei punti nevralgici (e pericolosi) del traffico a Palermo

Peppe Musso
Collaboratore
  • 19 febbraio 2024

Viale Regione Siciliana, altezza via Perpignano

Se ne parla ormai da più di vent’anni, la sua realizzazione sarebbe fondamentale per migliorare non solo la viabilità, ma anche la sicurezza di uno dei punti nevralgici (e pericolosi) per il traffico a Palermo.

Parliamo del progetto di realizzazione del nuovo svincolo di via Perpignano per il quale dal 15 febbraio sono iniziate le prime fasi di indagini geognostiche - con tanto di restringimento della carreggiata in viale Regione Siciliana - che includono la pulizia dell'area e i test per valutare la realizzazione del progetto.

In particolare, si tratta di una fase in cui gli esperti devono analizzare il sottosuolo per completare la progettazione, in vista della realizzazione di un sottopassaggio.

Secondo il deputato Adriano Varrica, che ha curato il progetto di realizzazione ormai diversi anni fa, la strada non è così in discesa.

«I fondi che erano stati reperiti in passato riguardano soltanto la fase di progettazione - inizia Varrica – da approfondimenti si capì che non c’erano altre risorse, che abbiamo provato a recuperare da altre parti».
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Sia per questo progetto che per le bretelle del Ponte Corleone stiamo parlando di progetti già realizzati e appaltati, con lavori già iniziati, che però poi sono stati fermati a causa del fallimento della ditta che li stava realizzando (Cariboni).

«Adesso che sono passati anni – continua Varrica – è stato necessario rivedere i progetti per adeguarli ai nuovi standard di approvazione».

I tempi di realizzazione sono difficili da immaginare.

«Tempistiche non ce ne possono essere per un semplice motivo: quello che è stato chiesto al Comune è il reperimento dei fondi. ANAS ha la disponibilità delle risorse solo per la progettazione. Finita questa fase, che dovrebbe durare circa 5-6 mesi, a quel punto mancherebbero i soldi per appaltare i lavori.

La realizzazione? È un termine che è anche inutile dare, si vedrà successivamente. Attualmente non c’è neanche una data di inizio. L'unica cosa che stanno realizzando, molto utile, è finire il progetto che già avevamo lasciato noi anni fa».

«Adesso – continua Varrica – ci vuole la volontà di reperire i fondi anche a livello nazionale per continuare coi lavori, un po' come con il ponte Corleone».

Emerge, poi, un altro elemento legato allo svincolo di Via Perpignano, questo più strettamente connesso al tema della sicurezza, e ce lo spiega proprio il deputato Varrica.

«Ho incontrato, nei mesi precedenti, il sindaco Lagalla, sulla vicenda dell’attraversamento pedonale all’altezza di Via Perpignano. A questo incontro ha partecipato anche il padre di Agostino Cardovino,il diciassettenne morto a seguito di un incidente avvenuto proprio lì.

Quello che è stato chiesto è stato di far montare un autovelox in prossimità di quel tratto».

«Io ci sono stato – prosegue Varrica – è davvero un punto pericolosissimo: il semaforo non è sempre affidabile, arrivano motorini da ogni parte, le auto non si fermano, c’è anche il tram. Confrontandoci con ANAS abbiamo proposto di intervenire con gli elementi necessari: semafori, segnaletica, e perché no anche l’autovelox che faccia rallentare le macchine prima di arrivare in quel tratto. Il sindaco si è preso l’impegno, però ancora non c’è stato nulla».

«Sarebbe un ottimo intervento almeno per la sicurezza della zona: un automobilista non si rende conto, ma provate a chiedere agli studenti che frequentano le scuole di quella zona, è davvero agghiacciante», conclude Varrica.

Insomma, nonostante gli incoraggianti primi passi che porteranno alla revisione e alla conclusione del progetto, sembra proprio che la strada per lo svincolo di Via Perpignano sia ancora abbastanza lunga.

Si potrebbe di certo, intanto, mettere un tampone rendendo il tratto più sicuro con interventi meno invasivi e realizzabili in poche settimane, ma per tutto il resto si dovrà aspettare, e non si sa quanto.

Per saperne di più abbiamo provato a contattare l'assessore comunale ai Lavori pubblici Salvatore Orlando ma attendiamo ancora una sua risposta.
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