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La chiamano "santa", dà il nome a un quartiere: la grotta (sotto) la chiesa in Sicilia

È un ex oratorio rupestre, datato sesto-dodicesimo secolo. Sarebbe stato scavato in epoca bizantina nell’antica latomia di Cozzo Romito. Vi ci portiamo

Federica Puglisi
Giornalista
  • 4 maggio 2025

La "Grottasanta" a Siracusa

Una piccola grotta sotto l’attuale chiesa, un tempo luogo di rifugio e preghiera per gli eremiti, oggi sito gettonatissimo per giovani coppie che la scelgono per la celebrazione del loro matrimonio.

A Siracusa nelle vicinanze della Mazzarona, alla periferia nord-est della città, si trova la chiesa di Grottasanta, in dialetto “Ruttasanta”.

Il quartiere è dominato dalla parrocchia di Santa Maria Addolorata, ma in pochi sanno che proprio sotto di essa si cela una piccola grotta, probabilmente scavata nella roccia, quasi nascosta al visitatore e da cui si accede attraverso una piccola scala.

La grotta santa, da cui appunto il nome del quartiere, è un ex oratorio rupestre, datato sesto-dodicesimo secolo. Sarebbe stato scavato in epoca bizantina nell’antica latomia di Cozzo Romito. Essa sarebbe stata abitata, nonché scelta come luogo di meditazione da molti eremiti.

Poi verso la metà del 1500 sarebbe stata utilizzata come dormitorio da una comunità monastica. Si racconta che, in particolare, fu un uomo, Giuseppe Veneziano a scegliere questo sito come eremo intorno al Cinquecento. Nato ad Augusta si trasferì con la famiglia a Siracusa.

Si fece una famiglia, lavorò per anni ma la preghiera e la fede erano costanti nella sua vita. A novant’anni, infatti, decise di vivere nella grotta ad est dell'altopiano Cozzo Romito, dove trascorreva le sue giornate in meditazione e preghiera. Qui fondò anche una congregazione e trascorse gli ultimi anni della sua vita.

L’attuale chiesa che sovrasta la grotta è un punto di riferimento per la comunità del luogo, grazie alle numerose attività soprattutto sportive che vengono promosse.

Essa ha uno stile architettonico molto smile a quello utilizzato per costruire le chiese nel 700 e nell'800. All’esterno la facciata è molto semplice con un portale rettangolare, un'epigrafe in onore della Madonna e il campanile. L’interno è ad una sola navata e vi si trova una statua dell’Addolorata.

Il quartiere di Grottasanta, se prima era un luogo isolato, scelto appunto dagli eremiti, agli inizi del Novecento fu maggiormente popolato.

Per questo nel 1932 l’arcivescovo di Siracusa monsignor Giacomo Carabelli con il contributo di papa Pio XI edificò una nuova chiesa. Essa venne costruita sopra la grotta, sull’area donata dai marchesi Gargallo.

La zona di Grottasanta, dunque, è molto bella. Anche perché ci sono molte zone turistiche. Come il caratteristico scoglio dei due fratelli, conosciuto come “I ru frati” e la costa dei piliceddi, dove si trova un sentiero ciclopedonale, meta di turismo naturalistico e archeologico poiché all’interno del periplo delle mura dionigiane.
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