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Le strade degli orafi e degli argentieri in una mappa: è il "quadrilatero di Sant'Eligio" di Palermo

Dopo aver costituito il Comitato per la creazione del Centro Commerciale Naturale, si punta adesso sul prossimo turismo estivo scommettendo su quello internazionale

Balarm
La redazione
  • 21 maggio 2021

Una stradina del "quadrilatero di sant'Eligio" a Palermo

Il Quadrilatero di Sant'Eligio, il quartiere storico degli argentieri, in pieno centro a Palermo ci riprova.

Dopo aver costituito il Comitato per la creazione del Centro Commerciale Naturale punta adesso sul prossimo turismo estivo. E lo fa scommettendo sul turismo interno e internazionale.

Un lungo lavoro di gruppo, svolto durante la serrata per l'emergenza Covid, ha portato, grazie ad una autotassazione tra i commercianti e i proprietari di B&B della zona, alla realizzazione di una cartina artistica di quartiere dove vengono messe insieme le bellezze storiche di questa importante via del centro storico assieme alle tante offerte culturali e di svago che la realtà del Quadrilatero può offrire ai visitatori.

Da sabato 22 maggio saranno distribuite le oltre cinquemila cartine turistiche realizzate affinché i prossimi turisti che sceglieranno Palermo potranno scegliere il Quadrilatero di Sant’Eligio come meta preferita per una passeggiata, per ammirare le tante vetrine dei gioiellieri o un aperitivo serale.
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«Finalmente i commercianti storici di via Meli - dichiara Giacomo Bacile, terza generazione di argentieri - si sono messi insieme e hanno cominciato a collaborare per rilanciare questo storico quartiere di Palermo che merita sicuramente più di quanto fino ad ora ha avuto».

Una strada questa, via Meli, che diventa strategica nel percorso pedonale e turistico che il Comune di Palermo ha definito. Via Meli, infatti, può essere la Via - Salotto storico della città che accompagna il turista verso il porto storico de La Cala dopo aver visitato il centro storico.

Una strada che chiude il progetto di circuito pedonale e turistico da poco rilanciato di via Amari - via Ruggero e via Maqueda.

«Pur con tutti i sacrifici che i commercianti del quartiere fanno - spiega Massimo Mirabella, ideatore del prossimo Centro Commerciale Naturale Quadrilatero di Sant’Eligio - soffriamo ancora per l’assenza delle istituzioni.

Dal 2018 si attende che il Coime ultimi la collocazione dei dissuasori lungo via Meli per evitare la sosta delle auto. Le macchine posteggiate lungo questa storica strada non apportato niente in termini di commercio.

Lungo via Meli, anzi, sono considerate un elemento di disturbo estetico da parte del turista. Speriamo che il Comune si decida a ultimare la collocazione dei dissuasori che da tanto attendiamo e che dia finalmente seguito all’ultima delibera, dello scorso febbraio, che appunto confermava proprio alla semipedonalizzaizone della zona.

Ad oggi non abbiamo i dissuasori che eviterebbero la sosta selvaggia su via Meli anche se sulla carta sono già collocati».

Per quanti non lo sapessero Sant’Eligio è il protettore degli orafi e il nome, non a caso, è stato istituito dal comitato, composto da 14 commercianti del settore, che hanno le loro attività in via Giovanni Meli.

Noto come il "quartiere degli argentieri e degli orafi" è un reticolo di viuzze che da piazza San Domenico scende fino alla Cala, luogo dalla lunga storia che si lega con quella dell’artigianato artistico palermitano, di cui oggi rimangono pochi laboratori.

Dal 2018 ad oggi a richiedere un riordino del quadrilatero sono stati artigiani, commercianti di gioielli, gestori di locali notturni e spazi espositivi, che su via Meli hanno la propria attività, definendo il progetto di Centro Commerciale Naturale.
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