Lontana dalla Sicilia, stretta alle sue origini con la musica: è il "Volosumarte" di Martina
Nel suo nuovo singolo, la messinese Martina Catalfano racconta il punto di vista di una donna che si trova ad affrontare il mondo e la quotidianità lontana da casa
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				L’idea è quella di guardare il mondo dal punto di vista di una donna che si trova lontana dalla propria terra d’origine che, nel caso di Martina Catalfamo, è proprio la Sicilia.
Ha 26 anni, Martina, è originaria della provincia di Messina ma ormai da alcuni anni vive e lavora a Roma dove ha studiato anche recitazione. Un volto ad alcuni probabilmente già noto perché nel piccolo schermo ha interpretato il personaggio di Vincenzina Marchese nella seconda serie de "La Mafia uccide solo d’estate" andata in onda in televisione.
Attrice ma anche cantautrice e cantante che, nonostante la sua convinta passione per la recitazione, una mattina a Roma si è svegliata «sentendo una melodia in testa».
Il suo singolo "Volosumarte", scritto e cantato dalla giovane artista siciliana e prodotto da Francesco Santalucia, racconta il punto di vista di una donna che si trova ad affrontare il mondo e la quotidianità lontana da casa: tra la nostalgia dei colori, sapori e delle vie di casa e la difficoltà del doversi rapportare con una società spesso distante dalle proprie tradizioni, che lei considera «molto alienata e alienante».
«Questo brano l'ho scritto seduta sulla poltrona del pullman dopo aver visto una rappresentazione delle tragedie greche a Siracusa - dice Martina -. Ricordo che dal finestrino vedevo tutta quella terra brulla che a me sa tanto di casa, e immediatamente mi sono sentita di scrivere quello che stavo vivendo».
«Volosumarte è un brano onirico, vuole rappresentare idealmente una realtà utopica, il simbolo di un pianeta in cui puoi essere te stesso, come è per me la Sicilia, in cui ti senti perfettamente il linea e a stretto contatto con le tue origini, in cui ti puoi permettere di essere te stessa in tutto e per tutto. Vivo a Roma adesso per motivi di lavoro, ma se mi dicessero qual è la città in cui più in assoluto vorrei vivere risponderei assolutamente Palermo».
			
							Ha 26 anni, Martina, è originaria della provincia di Messina ma ormai da alcuni anni vive e lavora a Roma dove ha studiato anche recitazione. Un volto ad alcuni probabilmente già noto perché nel piccolo schermo ha interpretato il personaggio di Vincenzina Marchese nella seconda serie de "La Mafia uccide solo d’estate" andata in onda in televisione.
Attrice ma anche cantautrice e cantante che, nonostante la sua convinta passione per la recitazione, una mattina a Roma si è svegliata «sentendo una melodia in testa».
Il suo singolo "Volosumarte", scritto e cantato dalla giovane artista siciliana e prodotto da Francesco Santalucia, racconta il punto di vista di una donna che si trova ad affrontare il mondo e la quotidianità lontana da casa: tra la nostalgia dei colori, sapori e delle vie di casa e la difficoltà del doversi rapportare con una società spesso distante dalle proprie tradizioni, che lei considera «molto alienata e alienante».
«Questo brano l'ho scritto seduta sulla poltrona del pullman dopo aver visto una rappresentazione delle tragedie greche a Siracusa - dice Martina -. Ricordo che dal finestrino vedevo tutta quella terra brulla che a me sa tanto di casa, e immediatamente mi sono sentita di scrivere quello che stavo vivendo».
«Volosumarte è un brano onirico, vuole rappresentare idealmente una realtà utopica, il simbolo di un pianeta in cui puoi essere te stesso, come è per me la Sicilia, in cui ti senti perfettamente il linea e a stretto contatto con le tue origini, in cui ti puoi permettere di essere te stessa in tutto e per tutto. Vivo a Roma adesso per motivi di lavoro, ma se mi dicessero qual è la città in cui più in assoluto vorrei vivere risponderei assolutamente Palermo».
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