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"AC/DC": il corto di Uwe a palazzo Costantino

La scelta di Uwe, di presentare il suo nuovo film in un luogo inedito, ha un senso metaforico, rievoca il richiamo a riappropriarsi del cuore della nostra città

  • 27 ottobre 2011

Uwe Jaentsch ritorna in scena con il suo ultimo cortometraggio “AC/DC - greetings from Palermo”, il viaggio in Sicilia di un Goethe contemporaneo in una Sicilia ferita a volte degradata, ma che cerca un riscatto possibile. La presentazione del corto, fissata per venerdì 28 ottobre dalle ore 18 alle 24, avverrà nello storico palazzo Costantino (che si potrà visitare gratuitamente sabato 29 dalle ore 9 alle 24), dentro i Quattro Canti di Palermo, un luogo misterioso e mai aperto al pubblico. L'ingresso è libero.

In “AC/DC - greetings from Palermo” Uwe vuole dà la possibilità di percorrere una strada che resiste al mondo globale, la quale tenta di colonizzare sempre più la nostra cultura. Infatti nel film troviamo le immagini dell'apertura del centro commerciale Forum Palermo, con la ressa chiassosa davanti ai suoi cancelli, immagine simbolo di uno spartiacque tra il vecchio e il nuovo mondo che sta cambiando. Il film si apre con un reportage di Costanza Lanza di Scalea, compagna dell’artista e collaboratrice (nonchè musa ispiratrice). Il suo reportage ha lo scopo di sfatare lo stereotipo di una città violenta e pericolosa. Nella seconda parte del film, con la musica della band austriaca Merker.tv, la telecamera di Uwe gira tra i volti della gente di Palermo. La terza parte è una sorta di autodocumentazione, vari interventi realizzati dallo stesso artista dentro la Vucciria come "La suite 25 del 2004", "la Cattedrale dei rifiuti del 2006" e tanti altri. L'ultima parte del film vede Uwe nei panni di un produttore che lascia parlare le immagini di Peppino Sciortino, accompagnate dal testo di Alli Traina, assieme raccontano la trasformazione della Vucciria di Palermo, che non è più un mercato storico, ma area di movida per giovani.

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La scelta di Uwe, di presentare il suo nuovo film in un luogo inedito, ha un senso metaforico, rievoca il richiamo a riappropriarsi del cuore della nostra città, che per l'artista non è fatto solo di palazzi restaurati e imbiancati, ma anche di luoghi come nel caso di Palazzo Costantino. Il palazzo, infatti, fu costruito da Giuseppe Merendino su già esistenti strutture seicentesche. In seguito dopo esser passato nelle mani della famiglia Costantino, inizia un restauro che vede coinvolti durante gli anni diversi architetti di rilievo. Palazzo Costantino è una delle dimore più imponenti di via Maqueda, a ridosso dei Quattro Canti, 8.600 metri quadri, un ampio cortile in fondo al quale si apre uno scalone a doppia rampa che conduce al piano superiore, nel quale si trovano stanze e saloni con affreschi di grandissimo pregio, eseguiti da autori come Gioacchino Martorana e Giuseppe Velasco. Nel 2000 il palazzo viene acquistato con lo scopo di realizzare una sorta di hotel-museo, ma il progetto non va in porto. Oggi Palazzo Costantino viene riaperto per ospitare la mostra di Uwe Jaentsch, artista austriaco che la città di Palermo ha adottato da ormai 12 anni.

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