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Al Centro Zabùt il brigantaggio non è solo un ricordo

Una mostra per ricordare il valore storico delle insorgenze territoriali e del brigantaggio. Il Centro Zabùt diventa centro della memoria insurrezionalista

  • 28 febbraio 2013

Zabùt è un nome che ha un eco lontano. Zabùt è il nome di un paese vessato dalle ingiustizie, che in una realtà filmica trova sfogo in un gruppo di rivoluzionari stanchi dai troppi crimini perpetrati dalla mafia e dai feudatari. Zabùt è quello che adesso è il Centro Zabùt - documentazione lotte sociali, che con le sue iniziative mira a dare voce a quelle storie che non vengono più raccontate. Da giovedì 28 febbraio, dalle ore 16 alle 18.30, presso la Galleria della Residenza Universitaria San Saverio, si assisterà e ci si interrogherà sul brigantaggio, il fenomeno delle bande armate insurrezionaliste, con una mostra a cura del Centro Studi Territoriali DdISA di Lentini.

La tematica del brigantaggio verrà approfondita martedì 5 marzo, a partire dalle 17, con un programma che includerà la proiezione del film “I Briganti di Zabùt” e un incontro-dibattito presieduto da Giuliana Sorci con il docente universitario Elio di Piazza, l'attore Vincenzo Albanese e Antonio Casano, del centro stesso. Si punta alla conoscenza, alla diffusione del sapere, e niente può servire allo scopo quanto un costruttivo scambio di idee. La serata proseguirà alle 20.30 con una degustazione di prodotti biologici provenienti dalla Società Cooperativa VitaBio di Trappeto.

Il Centro Zabùt nasce dal profondo desiderio di gridare come si siano svolte e come si svolgano le lotte sul territorio siciliano mettendo in risalto queste realtà tramite fonti documentarie dirette e indirette e a dare uno spazio significativo a movimenti di reazione contro l'oppressione capitalistica e imperialista, per analizzarle in modo completo ed esauriente, per dar loro la giusta dimensione nel contesto odierno.

Il desiderio di aprire la mente, comprendere, la volontà di ricostruire il tessuto storico e sociale ormai tremendamente lacerato e colpito dai più disparati mali a livello economico e territoriale è l'unico requisito per partecipare alla presentazione, che mira a ricomporre le conoscenze che si sono via via perse, se non sfaldate. Per sensibilizzare al senso civico, per interrogarsi su alcuni fenomeni molto radicati nelle viscere del territorio siciliano, ma ormai dispersi verso altra memoria. Quella remota.

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