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Al Foro Italico occhi in su per guardare Venere

L'appuntamento per osservare il fenomeno è alle 5.30 del mattino al Foro Italico mentre per i ciclisti la pedalata all'alba parte alle 5.00 dal Politeama

Balarm
La redazione
  • 4 giugno 2012

È l'ultima occasione in questo secolo per osservare il passaggio di Venere sul disco solare, la prossima si presenterà soltanto nel 2117, fra 105 anni. Ed allora mercoledì 6 giugno tutti con il naso in su a guardare questo spettacolo: in’Italia potremmo vedere solo le ultime battute del fenomeno perché quando l’astro sorgerà il pianeta avrà quasi completato il suo tragitto. Il fenomeno sarà visibile solo nella fase finale, a partire dal sorgere del Sole e si concluderà poco prima delle ore 7 del mattino. L'Inaf Osservatorio Astronomico di Palermo ha scelto il Foro Italico come punto di osservazione del fenomeno dell'anno: l'appuntamento è alle 5.30 nella parte più a destra dello spiazzo di fronte a via Lincoln.

Quando il sole sorgerà sul mare, sarà visibile ai nostri occhi una circonferenza scura che andrà spostandosi lentamente nella parte in alto a destra del disco solare. Percepiremo solo due contatti del passaggio di Venere sulla nostra stella, tra le 5.45 e le 6.45 circa. L’evento verrà seguito da astronomi, astrofili, studenti e curiosi di tutte le età, inoltre l'Associazione Palermo Ciclabile per l'occasione ha organizzato l'evento “Pedali all'alba” che partirà da Piazza Politeama alle ore 5, per raggiungere il Foro Italico in tempo per l’osservazione del transito.

Per l'osservazione dell'evento l'Inaf metterà a disposizione dei partecipanti diversi strumenti che consentiranno l'osservazione in sicurezza del Sole, tra i quali un rifrattore, un Coronado, occhialini schermati per la visione diretta, un binocolo astronomico e un Sunspotter inoltre a tutti i partecipanti saranno distribuiti cornetti caldi. Chi non potesse andare all'appuntamento al Foro Italico potrà comunque seguire l'evento in streaming, perché le immagini del transito verranno acquisite remotamente dal telescopio robotico C14 che si trova nella cupola dell'Osservatorio a Palazzo Reale.

L'appuntamento è davvero imperdibile: nel compiere le sue rivoluzioni attorno al Sole, Venere viene a trovarsi periodicamente tra il nostro pianeta e il Sole. Se questa congiunzione ha luogo quando la Terra e Venere si trovano sulla linea in cui i piani dell'orbita dei due pianeti si incontrano, allora dalla Terra si vede il disco di Venere transitare sul disco più grande del Sole. A causa della diversa inclinazione delle orbite dei due pianeti, il transito di Venere sul Sole è un fenomeno piuttosto raro che avviene con varia periodicità ed è caratterizzato da un ciclo stabile di 243 anni. Fu previsto per la prima volta da Keplero (1571-1630) per l'anno 1631, da allora sino ai nostri giorni si sono verificate tre coppie di eventi, separati da otto anni, distanziate alternativamente da 121,5 e 105,5 anni.

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