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Al Teatro Massimo la storica Aida di Zeffirelli

Un magico viaggio nell'arte teatrale di quasi 50 anni fa torna sul palco dopo un paziente lavoro di restauro realizzato nei laboratori milanesi e palermitani

  • 25 novembre 2008

Torna a Palermo una delle opere liriche di Giuseppe Verdi più famose al mondo. Da mercoledì 26 novembre alle 20.30 il palcoscenico del Teatro Massimo ospiterà, infatti, l'Aida con la regia Franco Zeffirelli e le scene e i costumi di Lila De Nobili, due artisti che hanno lasciato, con le loro produzioni, un segno indelebile nella storia del Teatro del novecento.

L'allestimento è storico: quello proveniente dal Teatro alla Scala dove, nel 1963, ha debuttato. Sarà quindi un magico viaggio nell'arte teatrale di quasi cinquan'anni fa, a tornare sul palco dopo un paziente lavoro di restauro realizzato nei laboratori del teatro milanese e in quello palermitano. Le coreografie delle danze, che in quest'opera hanno un rilevante spazio, portano la firma di Vladimir Vassiler, la cui carriera prima come étoile poi come coreografo, ha segnato la storia del balletto.

In Aida, come ricorda Giorgio Pestelli, monumentalità e psicologia sono le due facce non separabili di una stessa realtà. I quattro atti dell'opera sono internamente suddivisi in due scene (a eccezione del terzo) e, con grande equilibrio, divisi tra momenti di luce e di ombra. La trama si sviluppa secondo temi cari al compositore che dipana il fitto groviglio di passioni e di conflitti con estrema lucidità, scoprendo inattesi punti di contatto tra slanci collettivi e tumulti individuali, colpi di scena della storia e svolte tragiche del destino di una donna.

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Tutti i personaggi che si oppongono alle ragioni del potere per affermare la propria individualità soccombono: la protagonista, che sogna di eluderle in una fuga impossibile; Radamès, che involontariamente le tradisce e ne riceve la morte; Amneris, che crede di servirsene per le sue trame e ne viene travolta. Tranne per il valoroso condottiero, il cui ritratto non è del tutto definito, appare perfetta l'introspezione psicologica di Aida, Ramfis, Amonasro e soprattutto di Amneris, insieme diabolica e disarmata, imperiosa e fragile.

Sul podio dell'Orchestra del Teatro debutta a Palermo una delle più apprezzate bacchette di oggi, Maurizio Benini, il Coro, invece, sarà guidato dal suo nuovo direttore stabile Andrea Faidutti. Protagonista femminile nel ruolo del titolo sarà Amarilli Nizza, soprano assai caro al pubblico della città, al suo fianco, quale Radamès, il tenore Marco Berti, quindi Mariana Pentcheva (Amneris), Andrea Papi (Il Re), Paata Burchuladze (Ramfis), Carlos Almaguer (Amonasro).

La fastosità dello spettacolo sarà completata dai splendidi gioielli messi a disposizione dall'orafo Gerardo Sacco che da quarant'anni collabora con il mondo dello spettacolo, tanto da essere denominato "l'orafo delle dive". Il calendario delle repliche è il seguente: giovedì 27 novembre ore 18.30; sabato 29 novembre ore 18.30; domenica 30 novembre ore 17.30; martedì 2 dicembre ore 18.30; mercoledì 3 dicembre ore 18.30; giovedì 4 dicembre ore 18.30; venerdì 5 dicembre ore 20.30; sabato 6 dicembre ore 20.30; domenica 7 dicembre ore 18.30.

I costi dei biglietti vanno da 10 fino a 102 euro, e saranno in vendita al botteghino dal martedì alla domenica dalle 10 alle 15. Per maggiori informazioni è possibile chiamare il numero verde 800.907080, oppure consultare il sito del Teatro Massimo all'indirizzo www.teatromassimo.it.

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