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Anello ferroviario di Palermo: vicino l'avvio dei lavori

Progetto da realizzare in due fasi, per un costo totale di 248.484 milioni di euro. L'avvio dei lavori è vicino per la chiusura dell'anello ferroviario di Palermo

  • 6 marzo 2013

Chiusura dell’anello ferroviario di Palermo: è probabile che queste parole ancora vi dicano poco, eppure definiscono un'infrastruttura che, una volta realizzata, rivestirà un'importanza strategica per la città. Di cosa si tratta esattamente? Una piccola linea ferroviaria metropolitana circolare che, partendo dalla stazione Notarbartolo, utilizza il tracciato ferroviario già esistente fino a Giachery e prosegue fino al Politeama, passando all'interno della zona portuale e ritornare al punto di partenza, includendo una stazione intermedia denominata "Malaspina", nei pressi della caserma Di Maria.

Non soltanto un'idea, ma progetto esistente, da realizzare in due fasi, per un costo totale di 248.484 milioni di euro. L'apertura dei cantieri è imminente per la prima tranche di lavori e riguarda la realizzazione di un nuovo tratto tra la fermata già esistente di Giachery e la futura stazione di attestamenteo Politeama, con tre nuove fermate ("Porto", "Politeama" e "Libertà"). Questi primi interventi prevedono un costo complessivo di 154.694 milioni di euro, finanziati in parte dallo Stato ed in parte dalla Regione tramite fondi europei, con una piccola quota di cofinanziamento comunale.

La seconda fase (per la quale non sono ancora disponibili le risorse finanziarie) interessa invece il proseguimento del tracciato dalla Stazione Politeama, fino alla Stazione Notarbartolo: si stima un costo di investimento pari a 93.790 milioni di euro. I numeri sono grandi, per un infrastruttura che prevede un trasporto di 8.200 passeggeri l'ora e vantaggi in termini ambientali e di riduzione dell'inquinamento e del traffico. Per avviare i lavori della prima fase mancano alcuni adempimenti burocratici ed il materiale di sblocco del finanziamento già stanziato dal Cipe: il sindaco Leoluca Orlando ha inviato una lettera al Governo nazionale, per sollecitare il provvedimento.

Diversi i cantieri previsti per la realizzazione dell'anello: in viale Lazio (tra via Libertà e via Sicila), con chiusura del tratto in questione e del tratto di viale Campania compreso tra via Brigata Verona e viale Lazio; in piazza Castelnuovo, nell'area adiacente al Palchetto della musica, con uno scavo lungo via Emerico Amari; in via Crispi, con chiusura di piazzetta della Pace. Richiesta, inoltre, un'area all'interno della Fiera del Mediterraneo.

Quelli interessati sono punti nevralgici del traffico palermitano: «In questi giorni - ha dichiarato Tullio Giuffré, Assessore comunale per la mobilità - i nostri uffici sono al lavoro, con le Ferrovie e con la ditta che dovrà eseguire i lavori, per individuare tutte quelle soluzioni tecniche volte a ridurre l'impatto che questi lavori avranno sulla vivibilità: non solo la mobilità e il traffico, ma anche la riduzione del rumore, la riduzione delle polveri ed altre soluzioni tecniche che mitighino gli aspetti negativi dei cantieri».

«L'anello ferroviario rappresenta un’importantissima infrastruttura che consentirà ai palermitani di muoversi agevolmente e velocemente - ha dichiarato Leoluca Orlando - ed è pensato in modo tale da interfacciarsi con le altre grandi opere per la mobilità: il “Passante Ferroviario” e il “Sistema Tram”, anch’essi in corso di realizzazione, che insieme costituiscono il “sistema integrato del trasporto pubblico di massa” della Città di Palermo».

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