ATTUALITÀ

HomeNewsAttualità

"Bambini invisibili", reportage sull'Africa

  • 27 dicembre 2005

Durante l’estate 2005, prima di partire in missione, cominciai a scrivere una nuova "canzone-verità" e la intitolai “L’Urlo della Pace”, ricordando le tante storie vissute e le parole che avevo ascoltato nel 2004 a Kinshasa, in occasione della mia precedente missione, dalle voci del cardinale Frederic Etsou e dell’abbé Jean Pierre Makamba, artefici di una drammatica battaglia di civiltà, sensibilizzazione e denuncia contro la guerra nella Repubblica Democratica del Congo. Già da allora, con l’abbé Makamba, decidemmo di realizzare questo significativo progetto culturale, sia in Africa che in Italia, con la collaborazione di artisti, musicisti, vocalist e testimonial, che dessero risalto e voce a quanti subiscono, in questo continente, il dramma della miseria, delle guerre, delle violenze, dell’Aids e di tutte le inaudite ingiustizie commesse in una terra dimenticata, buttata barbaramente nel caos infinito e per di più in un clima internazionale di totale indifferenza. Un'Africa che muore inascoltata e per la quale anche noi, “brava gente”, siamo da catalogare, freddamente, nel cassetto dei responsabili.

Adv
Questa canzone-appello vede protagonisti i bambini africani e racconta, straordinariamente, alcune storie vere di fanciulli, ai quali dobbiamo necessariamente tendere una mano perché, per non morire, si sono affidati a noi con grande dignità, diventando convinti testimonial, capaci di scandire con forza l’assoluto desiderio e bisogno di Pace. Ed è per questo che abbiamo voluto preparare una “Lettera Aperta agli Artisti”, ai quali ci rivolgiamo con grande speranza, affinché possano aiutarci a realizzare questo importante progetto umanitario a Kinshasa. Usciamo fuori da questo mondo dorato, beato e irreale, fatto a pennello per i reality, perchè il reality vero è quello delle ingiustizie quotidiane che il mondo esprime e brucia con tutta la sua crudele violenza, calpestando la vita di milioni di innocenti, che fuggono dall’inferno per ritrovarsi ammassati verso derive già viste e assaporate, piene di veleni, senza cibo, senza acqua, senza medicine.

“Sono gli Invisibili”, questa è la realtà che dobbiamo sconfiggere e possiamo farlo insieme, “we can together”, mettendoci in gioco per loro, per questi bambini, per queste madri e per questi uomini a cui è stato deciso a tavolino di cancellare la dignità, usando l’arma dell’indifferenza. Sono storie che meritano un’attenzione costante da parte dei media e di tutto il mondo della comunicazione, che spesso è disattento, assente o peggio ancora sordo e non premia chi come noi è costantemente impegnato in prima linea, per rendere giustizia a quanti soffrono e muoiono senza gli aiuti necessari, noi - e tra questi vi sono tanti coraggiosi giornalisti - che spendiamo la nostra vita per difendere i diritti umani e civili di questo generoso popolo, noi volontari, missionari, sognatori, che lottiamo per affermare i grandi valori della libertà, della pace e della giustizia nella speranza di vedere, presto, una moltitudine di giovani, pronti a prendere questo testimone scomodo, per realizzare un sogno possibile e visibile.

Se vuoi leggere il reportage completo visita il sito www.rinomartinez.com

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI