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Bancari sul palco: la Sant'Angelo al teatro Massimo

Una serata dedicata alla poesia, all'arte, omaggi, interviste e sentiti applausi, alternati a musiche e interventi sulla storia della Banca Popolare Sant'Angelo

  • 6 giugno 2012

Se immaginate i bancari e dirigenti aziendali come persone compite e tutte d'un pezzo, impassibili e piene di contegno cominciate a rivoluzionare l'idea che avete in mente. La Banca Popolare Sant'Angelo, la storica banca siciliana fondata nel 1920 e presieduta da Nicolò Curella, ha portato sul palco del teatro Massimo di Palermo, sabato 2 giugno, ben 250 dipendenti dei vari livelli professionali - dal dirigente di lungo corso, al cassiere neoassunto - per una convention sui generis: niente relazioni, tabelle e grafici di proiezioni ma solo ed esclusivamente pura arte.

L'idea, della società di direzione, formazione e marketing Focus Consulting e del suo amministratore Giuseppe Li Volti, è stata quella di fornire a dirigenti e dipendenti gli strumenti per rappresentare i valori storici dell'Istituto bancario; così con il progetto/evento “Dalle Radici, i Valori”, tutti sono stati coinvolti nella rappresentazione dei valori aziendali dando sfogo alla libera capacità creativa, alternandosi in un ambiente atipico per qualunque manager aziendale ma tanto solenne e affascinante da riuscire catalizzare la fantasia dei partecipanti.

Così, dopo una bella overture dal “Barbiere di Siviglia” affidata all’orchestra degli Archi Ensemble, messe un attimo da parte le giacche in doppio petto, quattordici gruppi di lavoro hanno rappresentato con altrettante modalità creative tra pittura, scrittura, musica, fotografia, poesia, video, azione scenica e gastronomia, il proprio legame di appartenenza alla realtà lavorativa che li circonda per dare senso alle azioni organizzative quotidiane, che in contesti simili rischiano di essere prive di spinta motivazionale.

La voglia di cambiamento, il senso di squadra, la territorialità, la fiducia, sono alcuni dei valori rappresentati con entusiasmo dai partecipanti guidati dai tre docenti della "Focus" Giovanna D'Elia, Guido Catania e Giacomo Fiocchi, con la regia artistica di Ciro Cacciola: così la capacità di ascolto che da sempre contraddistingue la banca è stata genialmente resa sul palco attraverso una performance radiofonica o ancora, sfidando la funzionalità dello spazio scenico del teatro: da una cucina mobile è emerso il valore dell'affidabilità, reso attraverso la preparazione del "Tonno 'o scià": sotto la supervisione dello chef Natale Giunta, dirigenti e non hanno realizzato un piatto che sa di qualità e tradizione.

Tra la sorpresa ed incredulità degli stessi partecipanti, un'intera serata ha visto alternarsi reading di poesia, estemporanee di pittura, ironiche videointerviste, fino all'omaggio finale, commosso e sentito dello stesso Presidente della Banca, Nicolò Curella che, insieme alla figlia Ines, è stato protagonista di un'emozionante intervista a due voci che ha tracciato la storia della Banca. C'è stato anche spazio per l'esecuzione a voce e piano di una canzone di Tenco che ha coinvolto il Direttore generale Michele Costanzo. Un evento di certo mai realizato in un contesto aziendale che ha stupito spettatori esterni quanto gli stessi "attori":

«Quello che è accaduto è stata una ri-scoperta di sensazioni e di valori che spesso tendono a rimanere sottotraccia - dice Giuseppe Leo Responsabile U.S. Risorse Umane della Banca Popolare Sant'Angelo -. É emerso un senso di identificazione molto forte che ha distintamente sottolineato l'essenza di una Banca legata alle persone, proprio perchè popolare. In una sola sera i rapporti umani si sono incredibilmente saldati e già all'indomani dell'evento, c'era tra i dipendenti una maggiore consapevolezza del proprio operato e la piena percezione di un'aziendalità che è di norma assai rara all'interno dei colossi bancari».

Dopotutto la finalità del progetto era proprio quella di creare un’identità, individuale o di gruppo, che permette di riconoscersi sul lavoro e nella vita professionale. Mantenere la memoria e le radici garantendo così una continuità dei saperi per costruire e trasferire “una cultura, fatta di valori e atteggiamenti” che si traducono nei fatti quotidiani. «Noi di Focus Consulting - racconta Giuseppe Li Volti, Amministratore della Focus Consulting - consideriamo valore ogni forma di vita. In questo caso, però, il valore più grande sono le persone che abbiamo incontrato. Il valore dell’attaccamento, il senso di appartenenza alla terra, al mare, alla Banca, ai luoghi della memoria; il valore del rispetto, verso le persone e ancora di più il valore di mettersi in discussione e in gioco. Abbiamo visto dirigenti e personale sorridere, ridere di pancia, emozionarsi, riflettere, lavorare alla stessa idea, lottare ciascuno per le idee proprie e della Banca. Tutti insieme, differenti per età, per sesso, per ruolo, per provenienza, ma pronti ad accogliere e condividere».

A memoria indelebile dell’evento, concluso con un elegantissimo dinner party ed il taglio di una enorme torta “BPSA” nella sala pompeiana del Massimo, una compilation/cadeaux di 14 brani musicali, ciascuno dei quali corrisponde, idealmente, ai valori individuati, la cui grafica assembla in maniera molto originale un affresco di Palazzo Petyx ed un fregio di Palazzo Frangipane, le due sedi di Palermo e di Licata della banca: «Con questa compilation abbiamo inteso dare continuità al lavoro svolto insieme - conferma Ciro Cacciola, autore della ricerca musicale dell’intero evento - cercando ispirazione nella musica e ricercando, per ciascun valore, un sentimento musicale in grado di trasmettere all’ascoltatore un senso di benessere, sospeso tra antico e contemporaneo, tra locale e globale, tra valore e persona».

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