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Benassai & Vespertino, una piece fra sogno e realtà

  • 24 aprile 2006

E se due acerrimi nemici, quali solo possono essere due vicini dicasa, divisi da pressanti questioni condominiali, si incontrassero nello stesso sogno... senza per di più riconoscersi? Questo il destino beffardo della coppia Paride Benassai e Sergio Vespertino nei panni, rispettivamente, di Spampanato (Mortu ì sonnu) e Valenza (Sbutriato) nello spettacolo "Allafaccianostra(Sogno Paradosso)” in scena nei locali dell'"Agricantus di Palermo (via Nicolò Garzilli, 89) da sabato 22 aprile con repliche tutti i venerdi, sabato e domenica fino al 4 giugno alle 21.15. Non importa così che il primo sia la vittima ed il secondo il carnefice, in una realtà quotidiana che viene scompigliata dai percorsi onirici del sogno: sono dimenticati l'annoso astio e i dispetti e scaramucce reciproci e fra i due regna una pacifica e serena armonia da proporre (addirittura da imporre) agli altri inquilini dello stabile, sotto forma di "sogno condominiale".

Il sogno, tema presente nel teatro di tutti i tempi, apre, nel testo di Benassai, scritto in collaborazione con Vespertino, una gamma di interessanti possibilità allo sviluppo drammaturgico della vicenda, permettendo divagazioni e libertà interpretative che rendono arioso e godibile lo spettacolo. In primo luogo il sogno costituisce il mezzo per trasferire le banali, ordinarie liti condominiali in uno spazio surreale, dove le scaramucce ed i dispetti insulsi svelano anche significati altri, a volte profondi, legati a complessi o fragilità latenti nella veglia. La vicenda onirica si sviluppa attraverso immagini, evocazioni, ricordi, dai quali vengono fuori situazioni paradossali, ai limiti del grottesco, che ben si offrono alla comicità, spesso spontanea e improvvisata, dei due attori.

Comicità facilmente riconducibile, per quel che riguarda le espressioni tipiche, la mimica e la cadenza all’indolente e un po’ menefreghista umorismo palermitano, ma dai temi e contenuti che il vissuto onirico rende universali ed adattabili a qualsiasi contesto attuale. Il clima del sogno permette, quindi, di sconfinare dalla realtà regionale geograficamente connotata, anche attraverso l’uso di una lingua “scompigliata” che conserva le cadenze tipiche ed inconfondibili del siciliano e, soprattutto le accezioni dialettali colorite, spesso intraducibili e di impareggiabile efficacia espressiva, ma che mantiene un lessico e una tecnica narrativa sostanzialmente italiani. La sospensione del reale introdotta dal vissuto onirico che costituisce la vicenda ne permette infine uno sviluppo non rigidamente legato ad una rigida consequenzialità temporale - narrativa, né, tanto meno, ad una logica rigorosa.

La struttura dello spettacolo consiste infatti in una giustapposizione per associazioni libere e ricordi anche, in una certa misura, sconnessi che diviene un espediente ottimale per un’interpretazione in gran parte affidata ad una vivace e scattante improvvisazione, pregevole tecnica drammatica antica, popolare e di particolare efficacia comica, se adoperata con competenza e sapienza artistica. Paride Benassai e Sergio Vespertino saranno accompagnati sulla scena dell’Agricantus dalle musiche di Lello Analfino dei Tinturia. Il costo del biglietto è di 13 euro più 1 euro per la prevendita. Sono previsti sconti per i possessori di tessere Cral, carte Ideanet e Diamond. I biglietti possono essere acquistati presso il Quisiticket del Teatro Agricantus in via Nicolò Garzilli, 89 (tel 091.309636) dal lunedì al sabato, dalle 15.30 alle 20.30.

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