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Biondo: Riccardo Scamarcio è "Romeo moderno"

"Romeo e Giulietta" al teatro Biondo vede come star indiscussa Riccardo Scamarcio nel ruolo di un Romeo contemporaneo, in versione un po’ nerd

  • 20 gennaio 2012

"Romeo e Giulietta", tragedia shakespeariana entrata nell’immaginario collettivo come archetipo di un amore perfetto ma ostile alla società, va in scena sul palcoscenico del teatro Biondo Stabile da mercoledì 18 a domenica 29 gennaio. Pietra focale del panorama artistico mondiale, la love story dei giovani Montecchi e Capuleti è stata fonte di ispirazione per molti: dalla celebre trasposizione cinematografica di Zeffirelli al “Romeo” Di Caprio di Luhrmann, dal poema sinfonico di Cajkovskij al rock romantico dei Dire Straits.

Questa volta a prendere il testimone e a misurarsi con un tradizionale della drammaturgia di repertorio è Valerio Binasco, apprezzato regista di nuova generazione, che ha abituato il suo pubblico ad uno stile naturalistico che batte il tempo sorprendentemente e inaspettatamente con colpi di scena. È la recita di una poesia che vede come star indiscussa Riccardo Scamarcio nel ruolo di un Romeo contemporaneo, con gli occhiali un po’ da nerd, come fosse un qualunque compagno di scuola dei nostri giorni. È dalle parole dello stesso attore che trapela un entusiasmo particolare nell’aver affrontato questa sfida: «Mi sono ficcato in questo viaggio pazzesco. È stato molto forte e anche molto doloroso, ma ho deciso di farlo, per Shakespeare, per Valerio Binasco e per un certo bisogno egoistico di soddisfare una parte profonda e autentica di me stesso. Il teatro può essere molto terapeutico quando ti senti un po' condizionato da una certa immagine che si sta creando di te».

Il dramma, tradotto e adattato da Fausto Paradivino e Valerio Binasco, narra la storia di Romeo Montecchi e Giulietta Capuleti, rampolli di due nobili famiglie antagoniste di Verona, nati sotto una cattiva stella: l’odio e l’ostilità tra le due famiglie, infatti, porterà al suicidio dei giovani amanti, che in epilogo considereranno la morte come estrema ratio, unica soluzione che porrà fine alla rivalità tra i due casati. L’attore, al suo primo debutto teatrale, recita al fianco di “Giulietta” Deniz Ozdogan, attrice di origine turca, ma affermata ormai da molti anni nelle arene italiane. L’alchimia professionale tra i due, infatti, vale a Binasco il premio Ubu 2011 come miglior regia. Duro banco di prova quello del regista che, cimentandosi in un classico come "Romeo e Giulietta", rischia di scadere nel banale. «È quasi tutto troppo con Shakespeare - afferma - e “Romeo e Giulietta” ha persino un troppo in più. È un’opera così famosa che è impossibile sfuggire al già visto».

Tuttavia, il teatro Eliseo di Roma ha creduto nel progetto artistico e ha promosso la produzione, in quanto ha riconosciuto «un “nuovo teatro popolare”: un teatro cioè che coniuga con naturalezza la grande qualità, l’arte e il pubblico. “Romeo e Giulietta” - come dichiara, infatti, Massimo Monaci, direttore del teatro della capitale - diventa il punto di incontro di mondi diversi, di attori con storie che non si sarebbero mai incrociate: Riccardo Scamarcio, star cinematografica, Deniz Ozdogan, attrice che viene dalle tavole del palcoscenico, e altri membri di altre compagnie». La scelta del cast, infatti, curata meticolosamente, porta alla ribalta attori come Antonio Zavatteri, della compagnia Gank di Genova, e Filippo Dini, Giampiero Rappa e Andrea Di Casa del Gloriababbi Teatro, compagnie tra l’altro impegnate nel lavoro anche dal punto di vista produttivo.

Lo spettacolo farà tappa nelle più grandi città italiane, come Roma e Milano, ma il regista e gli attori attendono con ardore sosta palermitana. In particolar modo, Palermo ha fatto breccia nel cuore di Scamarcio che tra un battuta e l’altra ha dichiarato «È una città bellissima, con una vitalità incredibile. Sembra che non si dorma mai, che ci si dia il cambio per non staccare la spina, come alla Vucciria, dove i giovani stanno insieme fino alle quattro del mattino, fino a quando i venditori alzano le saracinesche del mercato». Il costo del biglietto è di 30 euro intero e di 10 euro in galleria, per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.teatrobiondo.it.

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