Ciminna: ritrovata antica enciclopedia storica del 1492
Il volume ha tutt'oggi un grande valore economico e storico. Scritto prima del 1492, rappresenta uno dei primi libri stampati a caratteri mobili tutt'ora esistenti
Tra gli antichi volumi conservati nelle buie e meno accessibili stanze della Biblioteca dell'ex convento dei Frati Cappuccini di Ciminna, un tesoro è stato riportato alla luce: il filologo Domenico Passantino, dopo una faticosa ricerca, ha scoperto uno dei primi volumi scritti dopo l'invenzione della stampa a caratteri mobili conservati in Sicilia.
Si tratta del Supplementum Chronicarum, volume redatto da Filippo Giacomo Foresti e stampato il 15 febbraio 1492.
L'incunabolo, dal grande valore economico e dallo straordinario valore storico, è scritto in latino con particolari caratteri gotici ed è stato concepito, al tempo, come un'enciclopedia storica in chiave cristiana. Narra cioè dalla creazione del mondo in sette giorni ai più recenti avvenimenti dell'anno in cui ne fu terminata la stesura, il 1483, nove anni prima che Colombo partisse verso l'ignoto scoprendo l'America.
Stampato a Venezia e conservato a Ciminna per più di 500 anni, il libro ha custodito al suo interno alcune piccole meraviglie dal grande valore artistico: sono perfettamente visibili alcune xilografie (copie di incisioni su legno stampate su carta) riprese dalla famosa bibbia di Malermi e altre raffiguranti le principali città italiane realizzate con una prospettiva ancora sperimentale. Ma ciò che rende unico il volume di Ciminna sono le note a margine dei Frati Cappuccini che hanno avuto il libro tra le mani nel corso dei secoli.
«Si è trattato di una ricerca spassionata, senza pretese. - dice il Domenico Passantino, docente di latino e greco presso il Liceo Picone di Lercara Friddi, raccontando dello straordinario ritrovamento - Ero a conoscenza degli antichi volumi conservati alla biblioteca. Un po' per gioco e un po' per il brivido di sentirmi come uno dei personaggi dei libri di Umberto Eco, ho scalato la stretta scala a chiocciola che conduce alle stanze meno accessibili e ho trovato questo volume».
Per lo studioso l'emozione è stata grandissima: «Quando l'ho visto ho avuto come un mancamento - racconta con voce ancora colma di entusiasmo -, non credevo ai miei occhi». Il volume, dal valore stimato di circa 24.000 euro, fu stampato in circa 500 copie ma solo pochissime sono sopravvissute al tempo. Otto di esse si trovano in Italia e solo una in Sicilia.
Il testo sarà presto esposto presso la Biblioteca Comunale di Ciminna, messo sotto una robusta teca di vetro. È stata anche avanzata la proposta di collegare alla teca uno schermo per consultare virtualmente il volume che è presente in versione integrale e digitalizzata presso gli archivi della Biblioteca Statale di Monaco.
Si tratta del Supplementum Chronicarum, volume redatto da Filippo Giacomo Foresti e stampato il 15 febbraio 1492.
L'incunabolo, dal grande valore economico e dallo straordinario valore storico, è scritto in latino con particolari caratteri gotici ed è stato concepito, al tempo, come un'enciclopedia storica in chiave cristiana. Narra cioè dalla creazione del mondo in sette giorni ai più recenti avvenimenti dell'anno in cui ne fu terminata la stesura, il 1483, nove anni prima che Colombo partisse verso l'ignoto scoprendo l'America.
Stampato a Venezia e conservato a Ciminna per più di 500 anni, il libro ha custodito al suo interno alcune piccole meraviglie dal grande valore artistico: sono perfettamente visibili alcune xilografie (copie di incisioni su legno stampate su carta) riprese dalla famosa bibbia di Malermi e altre raffiguranti le principali città italiane realizzate con una prospettiva ancora sperimentale. Ma ciò che rende unico il volume di Ciminna sono le note a margine dei Frati Cappuccini che hanno avuto il libro tra le mani nel corso dei secoli.
«Si è trattato di una ricerca spassionata, senza pretese. - dice il Domenico Passantino, docente di latino e greco presso il Liceo Picone di Lercara Friddi, raccontando dello straordinario ritrovamento - Ero a conoscenza degli antichi volumi conservati alla biblioteca. Un po' per gioco e un po' per il brivido di sentirmi come uno dei personaggi dei libri di Umberto Eco, ho scalato la stretta scala a chiocciola che conduce alle stanze meno accessibili e ho trovato questo volume».
Per lo studioso l'emozione è stata grandissima: «Quando l'ho visto ho avuto come un mancamento - racconta con voce ancora colma di entusiasmo -, non credevo ai miei occhi». Il volume, dal valore stimato di circa 24.000 euro, fu stampato in circa 500 copie ma solo pochissime sono sopravvissute al tempo. Otto di esse si trovano in Italia e solo una in Sicilia.
Il testo sarà presto esposto presso la Biblioteca Comunale di Ciminna, messo sotto una robusta teca di vetro. È stata anche avanzata la proposta di collegare alla teca uno schermo per consultare virtualmente il volume che è presente in versione integrale e digitalizzata presso gli archivi della Biblioteca Statale di Monaco.
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