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Disastro Palermo: fuori casa è di nuovo sconfitta

Una sconfitta pesante sul campo del Bologna, un risultato che pesa, proprio alla vigilia dell'appuntamento più importante, il derby contro il Catania

  • 19 novembre 2012

Si è detto che il 4-1 dell’Olimpico contro la Roma zemaniana fosse stato un blackout dell’intera squadra e che una partita storta potesse anche capitare. A lungo abbiamo sentito il tecnico, i giocatori e i dirigenti tentare di rassicurare l’ambiente (o forse se stessi ), che un Palermo versione Olimpico non si sarebbe più visto.

La puntuale smentita è arrivata sul campo del Bologna (Bologna - Palermo 3-0, andata della tredicesima giornata del Campionato 2012/2013), nella sfida con una diretta concorrente per la salvezza: i rosa hanno dato vita ad una prestazione incolore, mettendo a nudo evidenti limiti tecnici e gettando nello sconforto la propria tifoseria, relativamente alla stagione in corso e al derby ormai imminente.

Proprio il derby, al di là dell’aspetto campanilistico, sarà un ulteriore test di tenuta per una squadra che dovrà fare a meno del portiere titolare e del centrocampista più in forma, Barreto, entrambi espulsi e di conseguenza squalificati.

Parlare di ciò che non è andato bene ieri equivale a farsi del male, coscienti di farlo. Niente ha girato nel verso giusto e, cosa ancor più preoccupante, gli uomini chiave della squadra, come Donati e Brienza (in attesa di Miccoli), sono sembrati in stato confusionale.

Adesso si cerca di capire se l’arretramento di Donati in difesa possa servire a qualcosa, vista la penuria tecnica a centrocampo: la prova del capitano è stata deludente e, se ci dovessimo basare su quanto visto ieri, ha dimostrato carenze difensive non da poco.

Il problema è che il Palermo non ha un difensore in grado di comandare la difesa e far ripartire l’azione; usando una metafora, potremmo dire che "la coperta è corta": la scelta è tra spostarlo di venti metri avanti nel suo ruolo naturale di regista, dando geometrie alla squadra e lasciando la difesa vulnerabile, oppure continuare a proporlo in difesa senza un sostituto di centrocampo con doti pari alle sue.

Kurtic è poca roba e sembra patire il salto di categoria dalla B alla A. In settimana si sono tessute lodi sperticate ed esagerate per Dybala: c’è chi addirittura lo ha messo in competizione per una maglia da titolare con Miccoli. Non ce ne voglia il ragazzino, ma il capitano è tutt’altra cosa ed i suoi colpi sono indispensabili per raggiungere la salvezza.

Si tratta sicuramente di un giovane al quale non si può chiedere di reggere il peso dell’attacco da solo: ha buoni movimenti senza palla e una buona tecnica, ma deve crescere e deve essere supportato dalla squadra, che ieri, invece, lo ha abbandonato al proprio destino.

Il tecnico Gasperini deve operare scelte concrete, non prescindendo da quegli elementi che sono realmente da serie A, quali Donati, Barreto, Brienza e Miccoli. Una nota a margine: non conosciamo Viola, perché mai visto all’opera, ma gli addetti ai lavori ne parlano molto bene. Ieri è entrato a partita in corso, quando il Bologna non voleva più infierire, ma quei pochi palloni che ha toccato hanno lasciato intravedere una buona tecnica. Perché non provare a gettarlo nella mischia?

Questa è una considerazione che lasciamo all'allenatore, impegnato a far digerire l’ennesima sconfitta esterna e a preparare a puntino la sfida di sabato 24 novemre contro il Catania. È il primo anno, da quando le due squadre siciliane militano in A, che il Palermo parte con gli sfavori del pronostico. Ci auguriamo che le previsioni vengano smentite e che la classifica possa ridarci speranza.

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