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Dj Boosta: “Percezioni sonore” allo Zsa Zsa

Un esperimento definito “demix”: che va cioè a ridisegnare la struttura di canzoni popolari che vivono ormai nel codice genetico di ognuno di noi

  • 17 marzo 2004

Che cosa succede se, per uno strano esperimento, le hits ialiane degli anni ‘80 venissero mescolate e rivisitate in chiave moderna con i ritmi elettronici della pure-house contemporanea? Ne sa qualcosa dj Boosta, tastierista dei Subsonica, che di questa “mutazione genetica” ne ha fatto un dj set che svaria dalle atmosfere glamour stroboscopiche delle canzoni italiane di vent’anni fa alla ritmica elettronica dei giorni nostri. Tutto questo è “Iconoclash”, l’esperimento che Boosta ci proporrà, venerdì 19 marzo alle 22.30, allo Zsa Zsa Art Factory di Palermo (via Francesco Angelitti 30), nell'ambito della rassegna “Percezioni sonore” organizzata dalla Horns Productions e dallo Zsa Zsa Art Factory (ingresso 8 euro).

Un esperimento definito “demix”: che va cioè a ridisegnare la struttura di canzoni popolari  che vivono ormai nel codice genetico di ognuno di noi,  un vero e proprio restyling per icone intramontabili della nostra musica che finiscono per rivivere una seconda giovinezza nel dj set di Boosta. E davvero non ci si poteva non aspettare un progetto così originale da un vero esperto di campionamenti e rivisitazioni, come ha dimostrato in tutti questi anni nella scintillante carriera dei Subsonica: una serie di dischi d'oro, due dischi di platino (“Microchip emozionale” e “Amorematico”), due MTV Music Award (Best Italian Act), due Premi Italiani della Musica (miglior rivelazione 2000 - miglior disco 2000), un Italian Music Award (2002) e il Premio Grinzane Cavour (2002). Una lista, fra l’altro, destinata di sicuro ad accrescersi di ulteriori traguardi, visto il seguito che il gruppo, uno dei più innovativi degli ultimi dieci anni nel panorama italiano, sembra avere ormai conquistato nel pubblico.

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Davide Dileo (in arte dj Boosta) è uno dei fondatori del gruppo, del quale è ancora adesso una costola indispensabile, ma comincia a farsi strada come remixer già nel 1999 quando firma la prima versione remixata di U.F.O dei Subsonica che, distribuito in Inghilterra dall'etichetta Lacerba, rimane nella TOP 5 Chart di “DJ Magazine” (UK) per un mese. Una strada, la sua, che corre come in un binario parallelo all’ascesa dei Subsonica e lo porta in giro per i migliori club di tutta Italia a fianco ai più grandi “animali da consolle” italiani e internazionali. E proprio a maturazione di questa esperienza arriva la tendenza (per altro sempre presente nella sua produzione) di mischiare come due pozioni magiche l’elettronica del nuovo secolo a quei ritornelli anni ‘80, che ti girano per la testa come se li conoscessi da sempre. Recentemente (maggio 2003) è stato pubblicato dalla Mescal Libri, l'esordio letterario di Davide “Boosta” Dileo intitolato “Dianablu”.

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