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Don Chisciotte in tutù al teatro Massimo

  • 18 settembre 2006

Ritorna la danza sulla grande ribalta del Teatro Massimo di Palermo. Dal 20 settembre fino al 26, il cartellone della stagione operistica vedrà di scena il balletto in quattro atti del “Don Chisciotte”, su libretto e coreografie di Marius Petipa, con musiche di Ludwig Minkus.

Più che le vicende del fantasioso cavaliere, però, al centro di questa versione operistica è l’osteggiata storia d’amore tra Kitri e il barbiere Basilio. Il padre della ragazza desidera infatti che la figlia sposi il più ricco Gamache al quale è già stata promessa. I due innamorati saranno allora costretti a fuggire e superare numerose peripezie (ovviamente anche grazie all’aiuto di Don Chisciotte e del fido Sancho) per poter vedere infine coronato, tramite l’inganno, il loro sogno di vita insieme.

Sullo sfondo di queste quotidiane avventure troviamo una Spagna solare e piena di colori che bene si coniuga con l’allegria delle danze folkloristiche e orientaleggianti che si susseguono nell’arco della rappresentazione. Nessuna atmosfera tragica o vagamente esistenziale dunque (come solitamente tradizione vuole), ma la semplice rappresentazione della gioia di vivere della gente comune.

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Di adattamenti coreografici del romanzo di Miguel de Cervantes ne sono stati realizzati numerosissimi nel corso del tempo, ma sicuramente quello su libretto di Petipa ha lasciato il segno nella storia del balletto. Rappresentata per la prima volta il 14 dicembre 1869 al Teatro Bolshoi di Mosca, l’opera è stata dal grande maestro e coreografo varie volte riveduta e corretta anche in funzione dei diversi pubblici coi quali si è trovata a confrontarsi. Celebre per esempio è la versione proposta nel 1871 a San Pietroburgo, privata delle scene comiche e di alcune danze troppo folkloristiche che male si sarebbero sposate coi gusti raffinati della città.

Interpreti dell’opera saranno ovviamente i componenti del Balletto Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, che proprio grazie a Petipa divenne a partire dalla fine dell’800 una delle più importanti compagnie di danza classica a livello internazionale. Dalle sue fila sono usciti ballerini di grande talento quali Anna Pavlova, Mathilde Kschessinska, Nikolai and Sergei Legat, Irina Kolpakova, Natalia Makarova, per non parlare di Rydolph Nureyev che rivoluzionò la figura del primo ballerino ottenendo la parità dei diritti, nel repertorio classico, con l'étoile.

Non è quindi un’esagerazione attribuire al grande coreografo russo il titolo di fondatore del balletto classico o meglio dei “ballets russes”, che in un primo momento solo a Parigi trovarono fecondo terreno di crescita. Autore di ben cinquantaquattro balletti, Petipa elaborò un stile coreografico fantasioso ma allo stesso tempo composto. I suoi lavori furono sempre realizzati con grande accuratezza e in stretta collaborazione coi compositori delle musiche e gli scenografi. La caratteristica principale delle sue creazioni è stata la suddivisione del grande balletto in molti atti con virtuosistiche variazioni nel pas de deux.
Per maggiori informazioni su orari e biglietti: www.teatromassimo.it.

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