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Due grandi nomi dell’architettura contemporanea a Palermo

  • 1 febbraio 2005

Gli studenti della Facoltà di Architettura di Palermo hanno avuto il privilegio di incontrare e di seguire una “lezione” tenuta in prima persona da due grandi nomi dell’architettura contemporanea: Alessandro Anselmi e Paul Tange, figlio di Kenzo e presidente dello studio Kenzo Tange Associates. Il 14 gennaio Alessandro Anselmi, architetto italiano che lavora in Italia e in Francia, ha presentato i suoi progetti più recenti spiegando i punti attorno ai quali si articola la sua metodologia, l’identità il luogo e la storia. Ha ricordato quanto sia difficile per un architetto lavorare in Italia, dove l’architettura moderna non è ben accettata a differenza del resto d’Europa. Ma ha anche richiamato gli studenti sull’importanza della pratica, denunciando un’Università incentrata sulla teoria e lontana dalla realtà della costruzione. La conferenza è stata promossa dal Dipartimento di Storia e Progetto nell’Architettura che ha anche curato l’allestimento della mostra dei lavori di Alessandro Anselmi intitolata “Piano Superficie Progetto”. Questa mostra itinerante è una versione ridotta di quella che si è tenuta al MAXXI (Museo nazionale delle Arti del XXI secolo) a Roma ed è ospitata a Palazzo Branciforte dove resterà aperta al pubblico fino al 28 gennaio dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. E per chi non potrà vederla, resterà la possibilità di averne un aperçu sul sito della DARC: http://www.darc.beniculturali.it/sitoanselmi/.

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Il 19 gennaio è stato il turno di Paul Tange, figlio di Kenzo e presidente dello studio Kenzo Tange Associates, a Palermo per presentare i tre termovalorizzatori progettati per il gruppo Falck nell’ambito del piano regionale sui rifiuti. I tre complessi dovrebbero vedere la luce nei prossimi anni a Palermo, Casteltermini e Augusta. Durante l’incontro riservato agli studenti, è stata presentata la figura di Kenzo Tange e i suoi lavori più famosi che fanno ormai parte della Storia dell’architettura. Poi Paul Tange ha illustrato l’approccio dello studio nell’affrontare ogni progetto, suddiviso in tre stadi: la scala urbana dove è fondamentale il ruolo del contesto, la scala architettonica e la scala umana. Ha inoltre esposto gli ultimi progetti del KTA fra cui il Villaggio Olimpico per i Giochi di Pechino che si terranno nel 2008. Due occasioni stimolanti per riflettere sull’architettura contemporanea e sulla professione dell’architetto.

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